VideoParade vol. 12

Titolo italiano: VideoParade vol. 12
Titolo originale:

Codice: VK 6012
Durata: 22 minuti
Edizione: Novembre 1993
Distribuzione: Buena Vista Home Video
Tipologia: Editoriale
Box: Trasparente piccolo in plastica rigida
Messaggio antipirateria: BV Home Video
Intro: Apprendista Stregone
Promo iniziali: VideoParade vol. 13.
Promo finali: Assenti.
Contenuto: La vhs contiene una compilation di tre corti classici realizzati tra la fine degli anni ’30 e l’inizio degli anni ’40, comprensivi dei loro crediti originali, due provenienti dalla serie di Topolino e uno da quella di Paperino.

Segni particolari: Ci chiedevamo nella precedente scheda dove sarebbe finita l’illustrazione di Topolino e Minni a braccetto, impressa nel lato interno della fascetta dell’undicesimo numero della collana. La risposta è sul retro della cover di questo volume, a fianco della didascalia del cartoon a cui l’immagine è ispirata. Come artwork principale ne è stato scelto uno che riporta immediatamente al corto L’orsetto lavatore, tra l’altro già inserito nella compilation del settimo volume della serie. Questa illustrazione verrà riproposta nel 1995 come cover della vhs britannica Frontier Pluto – facente parte della collana Cartoon Classics – che avrà al suo interno tutti e tre i corti presenti nel volume delle Disney VideoParade appena nominato, più altri tre che invece formeranno la diciassettesima vhs. Passando oltre, il gadget allegato a questo numero è la seconda Pennotta dedicata a Paperino, mentre il promo all’inizio del nastro ci anticipa che nel volume successivo avremo la terza penna della collezione, di colore giallo e dedicata a Pippo.

Scelta dei corti a nostro avviso memorabile per questo dodicesimo volume. Si parte da un episodio che non ha certo bisogno di presentazioni: il capolavoro del 1941 I favolosi anni di fine secolo, con il Topolino dalle orecchie concave di Fred Moore e una dolcissima Minni immersi nel diciannovesimo secolo, con tanto di cameo di Pippo, Paperino, Paperina, Qui, Quo e Qua. Proprio Moore appare come componente dell’allucinato duo comico Fred e Ward – I due ragazzi irresistibili dell’Illinois, insieme alla caricatura di Ward Kimball in un assurdo spettacolo comico che vuol prendere in giro l’avanspettacolo dell’epoca (“Ehi occhioni belli, chi era quella signora insieme a te ieri sera?” “Non era una signora, era mia moglie.”), risultando ai nostri occhi dei veri precursori della moderna comicità non-sense. Se ci seguite sulla nostra pagina Facebook e ricordate un particolare meme, sapete che la rappresentazione a teatro del drammone Padre, caro padre (che fu tagliata da alcuni passaggi televisivi americani a causa dei problemi di alcolismo del padre) ci crea ancora oggi alcuni scompensi emotivi.

Torniamo allegri, noi che possiamo: il povero Donald non ha molto di cui rallegrarsi in Paperino e le giovani marmotte del ’38, titolo italiano poco pertinente in quanto nel cartoon i tre nipotini, così come lo zio, sono semplicemente dei generici scout – il titolo originale è infatti Good Scouts – in gita al parco di Yellowstone e non hanno niente a che vedere con la celebre organizzazione di Paperopoli, che nascerà più di dieci anni dopo la realizzazione del cortometraggio.
Finale pirotecnico con l’esilarante La casa dei sogni di Pluto, presentato per la prima volta con il suo doppiaggio anni ’90, dove rispetto a quello ascoltato nella videocassetta Le nuove avventure di Pluto, la voce della lampada è ancora quella mitica di Franco Odoardi, mentre il Topo passa dalle corde vocali di Claudio Trionfi a quelle del compianto Gaetano Varcasia. Specificazioni inutili, ma sempre bene ricordarlo, sulle società che curarono i (ri)doppiaggi di tali corti: ROYFILM con le voci del Gruppo Trenta.

Il cartonato, dopo il particolare numero precedente, riprende con la sua struttura ordinaria: una storia lunga all’inizio, strisce autoconclusive alla fine. La storia che apre l’albo si intitola Topolino e le meraviglie del domani (ma nel volume il protagonista del titolo è incredibilmente Pluto!), in originale The World of Tomorrow, e vede ai testi il geniale Bill Walsh, ai disegni l’inarrestabile Floyd Gottfredson e alle chine l’ottimo Dick Moores. Questa storia ambientata in uno strambo futuro vide la luce negli USA nel 1944, ma in Italia si dovette aspettare la fine della Seconda Guerra Mondiale per poterla leggere nel 1946 in dodici parti sul Topolino Giornale (numeri 611-622). Per quanto riguarda le restanti strisce autoconclusive, raggruppate sotto al titolo Paperi esploratori come chiaro riferimento al corto di Donald contenuto nella vhs, come autori troviamo una coppia d’assi composta da Bob Karp ai testi e Al Taliaferro alle matite. Unica eccezione del lotto: la settima striscia in ordine di pubblicazione, dove i nipoti tramutano lo zio a sua insaputa in una sorta di…”sirenetto”, è stata realizzata dai medesimi autori, ma traendo spunto da un’idea del grande Carl Barks!

È singolare che il titolo dato all’approfondimento di Carlo Chendi sia proprio quello di un Classico Disney, Musica maestro. In realtà nell’articolo l’argomento principale è il ruolo della musica nei corti della serie di Topolino, con focus sui cartoon in b/n degli anni ’30 accompagnati dal grande lavoro del compositore Carl Stalling (che compose la fortunata Minnie’s Yoo-Hoo) e della sua orchestra, che realizza la maggior parte del comparto sonoro/musicale dei corti del Topo e delle Silly Symphonies di quegli anni. La carriera artistica di Mickey lo vede evolversi da strumentista a vero e proprio direttore d’orchestra, prima nel 1930 in The Barnyard Concert, poi nel ’35 a colori ne Il concerto bandistico, l’anno dopo in Topolino direttore d’orchestra (non nominato nell’articolo; alcuni dei bozzetti mostrati provengono invece da Dilettanti allo sbaraglio) e infine nel meraviglioso L’ora della sinfonia del ’42, senza dimenticare il ruolo di Apprendista Stregone immerso nel poema musicale di Paul Dukas, all’interno del Classico Fantasia.

Corti presenti e loro edizione italiana:

  • I FAVOLOSI ANNI DI FINE SECOLO (The Nifty Nineties; 1941) – Topolino
    Voce fuori campo: Renzo Stacchi
    Topolino: Gaetano Varcasia
    Minni: Barbara Castracane
    Fred: Vittorio Amandola
    Ward: Vittorio Amandola

 

 

  • LA CASA DEI SOGNI DI PLUTO (Pluto’s Dream House; 1940) – Topolino
    Topolino: Gaetano Varcasia
    Genio: Elio Pandolfi
    Voci alla radio: Danilo De Girolamo (e altri)

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