Miniclassici – Topolino e il fagiolo magico

Titolo italiano: Topolino e il fagiolo magico
Titolo originale: Mickey and the Beanstalk

Codice: VS 2004
Durata: 28 minuti
Edizione: Settembre 1992
Distribuzione: Buena Vista Home Video
Tipologia: Vendita
Box: Nero grande in plastica rigida
Messaggio antipirateria: BV Home Video
Intro: Apprendista Stregone
Promo iniziali: I Classici – Bianca e Bernie nella terra dei canguri; Natale con Winny Puh; I Classici – Cenerentola.
Promo finali: Assenti.
Contenuto: La vhs presenta il secondo episodio tratto dal Classico Bongo e i tre avventurieri, estrapolato dal contesto originale e presentato singolarmente in una nuova versione, ridoppiata e con una differente cornice narrativa.

Segni particolari: Subito dopo i messaggi antipirateria e i bellissimi promo, un orecchio ben allenato si accorgerà di come l’intro stile “Apprendista Stregone” sia stranamente velocizzata e con un tono di poco più alto. Al di là di questa piccolezza, il logo Mini Classics anticipa l’episodio Topolino e il fagiolo magico, che si apre con dei titoli in lingua originale che recitano Walt Disney’s Mickey and the Beanstalk – with Professor Ludwig Von Drake and Herman, con la casa del gigante sullo sfondo. Sono infatti il Professor Pico de Paperis, con la voce italiana di Eugenio Marinelli, e il suo migliore amico Herman (Ermanno in alcuni doppiaggi italiani più datati, qui doppiato da Lorena Bertini), una versione ben abbigliata del più conosciuto Bootle Beetle, a raccontare la storia di Topolino, Paperino, Pippo e del gigante Willie.

Viene quindi eliminato il contesto Live Action del Classico, in cui Edgar Bergen e i suoi pupazzi narravano la storia alla piccola Luana Pattern: infatti, in alcune scene ove l’animazione seguiva in maniera fedele le parole del narratore in carne ed ossa, il senso dei discorsi cambia radicalmente con il nuovo doppiaggio del papero germanico (per esempio, la scena iniziale della casetta sul monte). Non solo: il finale originale, dove Willie si affaccia nella casa di Bergen scoperchiando il tetto e chiedendo se il narratore avesse visto Topolino, viene incollato sulle nuove animazioni della cornice, facendo sì che la casa alla quale chiede informazioni il gigante sia proprio quella di Pico!

Questa particolare versione della fiaba dei tre avventurieri era stata creata appositamente in occasione di un episodio della serie televisiva Walt Disney’s Wonderful World of Color andato in onda nel 1963 (lo si evince anche dalla data in numeri romani in fondo ai crediti finali), in cui Pico de Paperis narrava, oltre all’episodio già citato, le filastrocche tratte dallo special The Truth About Mother Goose. Il nuovo doppiaggio italiano, con le classiche voci della Banda Disney del periodo, è stato invece realizzato proprio per distribuire la vhs nel 1992.
Come già detto nel caso dei due precedenti volumi, anche Topolino e il fagiolo magico sarà redistribuito nella collana del 2003 dal titolo Le fiabe.

Corti presenti e loro edizione italiana:
• TOPOLINO E IL FAGIOLO MAGICO (Mickey and the Beanstalk; 1963) – da Bongo e i Tre Avventurieri
Pico De Paperis: Eugenio Marinelli
Herman: Lorena Bertini
Willie: Massimo Corvo
Topolino: Gaetano Varcasia
Paperino: Luca Eliani
Pippo: Vittorio Amandola
Arpa:

Una risposta a “Miniclassici – Topolino e il fagiolo magico”

  1. Che sorpresa quando uscirono in VHS a fine anni 90 “Bongo ed i tre avventurieri” e “Lo scrigno delle sette perle” e vedere che i corti visti in giro erano parte di lungometraggi!
    Questo è proprio forte! ^^ Davvero inquietante Paperino con l’ accetta, mitici lui e Pippo che rifanno il barbiere di Siviglia, divertente ed affascinante la scena della crescita della pianta e altre scene con tutto il senso di avventura che si respira! Ho letto che questa versione è leggermente più corta! Comunque quella originale con la parte in live-action la tira troppo per le lunghe. La prima volta che la vidi, vuoi perché era soprattutto dal vivo, mi stette piuttosto antipatica. Rivedendola l’ ho rivalutata. Può piacere più ai grandi che ai piccoli in generale credo. Quella con Pico ed Erman è più sintetica e scorrevole oltre a non creare stacco tra animazione e cinema in carne ed ossa.

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