VideoParade vol. 16

Titolo italiano: VideoParade vol. 16
Titolo originale:

Codice: VK 6016
Durata: 22 minuti
Edizione: Aprile 1994
Distribuzione: Buena Vista Home Video
Tipologia: Editoriale
Box: Trasparente piccolo in plastica rigida
Messaggio antipirateria: BV Home Video
Intro: Apprendista Stregone
Promo iniziali: VideoParade vol. 17.
Promo finali: Assenti.
Contenuto: La vhs contiene una compilation di tre corti classici comprensivi dei loro crediti originali, realizzati nel quinquennio 1946 – 1950 e provenienti uno a testa dalle serie di Topolino, Paperino e Pippo.

Segni particolari: Il filmato che apre la sedicesima videocassetta della collana, subito dopo i messaggi antipirateria, è praticamente una fotocopia di quello visto nel precedente volume. Il concorso Mondial Disney è ancora attivo, perciò vengono nuovamente passati in rassegna tutti i favolosi premi (Topowatch, viaggi a Disneyland California e Walt Disney World…) e le cassete tramite le quali portarseli a casa: si tratta dei primi tre volumi della collana Cartoon Classics e della vhs del Classico Gli aristogatti. Come sappiamo, in allegato a questo numero c’è un fantastico Topoyoyo, ma nel promo viene sfoggiato anche il prossimo regalo, l’ultimo del terzetto a tema “mondiale”: tre simpatiche Topobiglie in plastica con i colori della bandiera italiana e con raffigurata l’immagine del Topolino calciatore divenuto ormai l’icona di questo concorso del ’94.

L’abbiamo anticipato nella precedente scheda e qui lo ribadiamo: l’illustrazione stampata sulla fascetta proprio non ci vuole piacere, forse per come sono rappresentati i volti di Orazio e Clarabella e in particolar modo i loro occhi, troppo piccoli rispetto a come siamo abituati a vederli. Passiamoci sopra e poniamo la lente sulle motivazioni della scelta: spesso in questa raccolta abbiamo visto come immagini ispirate a corti classici siano state abbinate in maniera quasi casuale ai volumi o alle vhs della collana, ma in questo caso l’immagine con i due “coniugi” insieme a Topolino parrebbe rimandare alla storia principale contenuta nel cartonato, della quale parleremo tra qualche riga. Per la verità, l’abbigliamento da bagno dei due è identico a quello dell’episodio Party sulla spiaggia e pure Topolino ha un cestino da pic-nic come in quel cortometraggio, perciò con ogni probabilità l’artwork si ispira proprio al cartoon del 1931.

Stavolta tutti e tre i cartoon impressi sul nastro sono stati realizzati nella medesima fase, ovvero la seconda metà degli anni ’40: periodo fertile per i personaggi di Paperino e Pippo, decisamente meno per Topolino, con pochissimi corti distribuiti e un’involuzione del soggetto sempre più evidente. Negli episodi della serie del Topo è sempre più Pluto il vero protagonista, infatti in Due scoiattoli dispettosi del ’46 il cucciolone si prende la scena, cercando di segnalare inutilmente al padrone la presenza dei pestiferi Cip e Ciop (i quali hanno quasi raggiunto la loro forma definitiva) nella loro casa di montagna, prima del tragicomico finale. Segnaliamo come questa sia l’unica videocassetta dove è possibile visionare questo cartoon. Non memorabile a nostro avviso il corto di Paperino, dal generico titolo italiano Musica e Baseball – l’originale Slide, Donald, Slide rendeva molto più l’idea, ma sarebbe stato forse di ardua traduzione – e con la compartecipazione dell’ape Buzz-Buzz (o Spike, che dir si voglia) in versione direttore d’orchestra…radiofonica. Chiude il trittico un fantastico cartoon di Pippo del 1950, già visto in Pippo, Pluto, Paperino Supershow: Pronti per la foto è indicato talvolta sul web come cartone d’esordio dell’Orso Humphrey ma, come abbiamo già spiegato qui, a nostro avviso l’orso che appare in questo episodio non ha niente a che vedere con il bonario Gelsomino. Al solito tutti i corti hanno la medesima edizione italiana realizzata negli anni ’90 e vale la pena segnalare, nel corto che apre la compilation, una delle poche battute doppiate del cucciolone Pluto: un “Sì!” pronunciato con estrema malvagità. Purtroppo battute così brevi ci impediscono di riconoscere gli interpreti italiani che le hanno pronunciate. Per il resto con piacere abbiamo riportato nelle tabelle sottostanti i consueti Luca Eliani, Gaetano Varcasia, Mario Bardella, Vittorio Amandola, Antonella Rinaldi e Teo Bellia sparpagliati nei vari corti.

La storia in apertura dell’albo si intitola Topolino al lago Polveroso (Mickey Mouse and Dr. Oofgay’s Secret Serum) e vede la collaborazione di Ted Osborne ai testi, Floyd Gottfredson ai disegni e Al Taliaferro alle chine. Suddivisa originariamente in 13 Sunday Pages, in Italia apparve per la prima volta nel 1934 – con il titolo La brigata Topolino al lago Polveroso – su tredici numeri del Topolino giornale sotto forma di tavole autonome, ciascuna con un titolo differente. Segnaliamo che in questa simpaticissima storia, che vede protagonisti anche Minni, Pluto, Orazio e Clarabella (memorabili alcune battute nei loro continui battibecchi), fa un breve cameo l’anziano poliziotto apparso pochi anni prima nel corto animato Topolino pescatore…e come nel cartoon, anche stavolta avrà il benservito dal Topo. Seguono una serie di strisce che rappresentano le trovate del Papero alla marinara per (tentare di) godersi i suoi film preferiti sul grande schermo, intitolate Paperino va al cinema, scritte da Bob Karp (tranne la prima, di Homer Brightman), disegnate da Taliaferro ed inchiostrate da George Waiss. In chiusura dell’albo troviamo undici esilaranti tavole domenicali incentrare sull’intelletto “alternativo” del nostro Pippo e sui tentativi di Topolino di riuscire a comprenderlo, riunite sotto al titolo Pippo aguzza l’ingegno, tutte scritte da Merill De Maris e illustrate da Manuel Gonzales; alle chine Bill Wright, spesso in tandem con Ted Thwaites.

Sarebbe stato forse più logico attendere giugno del 1994 per pubblicare il saggio di Carlo Chendi dal titolo Buon compleanno, Paperino! (notate l’azzurro logo già visto in videocassette come Buon compleanno Paperino, La storia di Paperino e Vita da paperi), dato che il presente volume esce ad aprile dello stesso anno, due mesi prima del sessantesimo compleanno del Papero alla marinara, nato come ben sappiamo nella Silly Gallinella saggia del ’34. Passando da coloro che hanno reso Paperino celebre, come la storica voce Clarence “Ducky” Nash e il regista Jack Hannah dei quali si è già parlato in articoli precedenti, concentriamoci invece sulla curiosità rivelata dall’autore relativamente alle storie a fumetti italiane. Nel 1937, proprio nella fase in cui Donald Duck si stava affermando nel mondo, l’editore del Topolino giornale Federico Pedrocchi gioca d’anticipo e fonda una rivista settimanale dedicata interamente al personaggio ed intitolata semplicemente Paperino, che deve chiudere però tre anni dopo, forse a causa delle ristrettezze economiche dovute alla Guerra Mondiale. Dal 1942 in poi il grande Carl Barks (nella bellissima foto in alto) prende in mano le sorti del Papero sulla carta stampata fino agli anni ’70 e lo tramuta nel fantastico personaggio ricco di sfaccettature che oggi tutti conosciamo.
Per concludere la scheda, ecco il Topoyoyo di cui abbiamo accennato alcune righe sopra, in tutto il suo splendore!

Corti presenti e loro edizione italiana:

  • DUE SCOIATTOLI DISPETTOSI (Squatter’s Rights; 1946) – Topolino
    Voce fuori campo:
    Cip: Antonella Rinaldi
    Ciop: Teo Bellia
    Topolino: Gaetano Varcasia
    Pluto:
  • MUSICA E BASEBALL (Slide, Donald, Slide; 1949) – Paperino
    Paperino: Luca Eliani
    Radiocronista:
    Venditore:
  • PRONTI PER LA FOTO (Hold That Pose; 1950) – Pippo
    VFC: Mario Bardella
    Pippo: Vittorio Amandola

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