Speciale: #OFFTOPIC – Topolino Superman in la grande caccia nello spazio

In questa stagione abbiamo deciso di lanciare una nuova rubrica, esclusivamente sulla nostra pagina Facebook ufficiale: si tratta di un piccolo azzardo, dato che parliamo di materiale NON Disney licenziato in videocassetta, o al massimo di materiale Disney…ma non in videocassetta! Un modo per ampliare il nostro raggio d’azione, per mostrare pezzi interessanti dalle nostre collezioni e perchè no, per scambiare ogni tanto opinioni non strettamente legate all’oggetto del nostro sito.

Il titolo, #OFFTOPIC, è magari un po’ banale…ma rende sicuramente l’idea.
E come vedete abbiamo anche un logo dedicato!

Qualche mese fa abbiamo acquistato la curiosissima videocassetta di cui parleremo oggi (al centro dell’immagine soprastante), alla quale facevamo la “posta” da diverso tempo. Inizialmente la nostra intenzione era quella di dedicarle un semplice post su FB, al pari degli altri pezzi mostrati finora. Ci siamo però ben presto resi conto che c’è molto da scrivere e ci siamo detti: “Perchè non realizzarci una vera e propria scheda, ovviamente sottoforma di Speciale?” (non dimentichiamo certo il fine principale del nostro sito web).
Dato che siamo qui, la risposta la conoscete già.

Buona lettura!

Titolo italiano: Topolino Superman in la grande caccia nello spazio
Titolo originale: Mighty Mouse in the Great Space Chase

Codice: 202
Durata: 90 minuti
Edizione: 1985-1986
Distribuzione: Universal Video
Tipologia: Noleggio
Box: Nero grande in plastica morbida
Contenuto: la videocassetta contiene il film di montaggio realizzato nel 1982 dalla Filmation Mighty Mouse in the Great Space Chase, uscito nei cinema italiani l’anno successivo con il titolo Topolinosuperman in la grande caccia nello spazio. Il master presente sul nastro è proprio quello cinematografico, comprensivo di titoli e cartelli italiani.

Segni particolari: In questa speciale scheda cominciamo col parlare di titoli italiani. È noto a molti il “vizietto” dei distributori del bel paese di tradurre i titoli di pellicole estere a proprio favore. Spieghiamoci meglio con alcuni esempi pratici, uscendo per un attimo dal microcosmo disneyano: nel 1987 esce il lungometraggio comico di Mel Brooks Spaceballs, parodia di Guerre stellari che sfrutta il filone fantascientifico facendone una caricatura esilarante. Il film viene tradotto in Italia come Balle spaziali e riscuote un buon successo (ma diventerà in futuro un piccolo cult). Nel 1989 esce, sempre negli USA, una commedia di ambientazione fantascientifica per la regia di David Odell, dal titolo Martians Go Home. Il film non ha assolutamente nulla a che vedere con quello di Brooks, eppure in Italia viene inspiegabilmente presentato come Balle spaziali 2 – La vendetta, in modo da “ingannare” l’ignaro spettatore che acquisterà il biglietto del cinema sperando di gustarsi il seguito del film dell’87.
Ma non è solo una questione di sequel “inventati”. Il nostro caso riguarda invece la scelta di inserire nel titolo del film un rimando a personaggi più celebri rispetto ai veri protagonisti. Ad esempio, nella sconfinata serie di pellicole nipponiche dedicate ai mostri giganteschi, ne esistono alcune in cui nel titolo italiano sono stati infilati a forza i nomi di Godzilla o di King Kong (es. King Kong contro Godzilla…dove non appare né l’uno né l’altro!), personaggi di sicuro appeal e più noti al grande pubblico rispetto alla tartaruga sputafuoco Gamera o ad altre spaventose creature.
Dopo questo doveroso excursus, vi sarà più chiaro il perché il titolo italiano del primo ed unico film dedicato al personaggio di Mighty Mouse contenga il nome di…Topolino.

I più esperti o gli appassionati di animazione anni ’40 non avranno difficoltà a riconoscere in quel Mighty Mouse il personaggio creato dal grande Paul Terry e protagonista dei suoi TerryToons, serie di corti animati e di fumetti che hanno lanciato parecchi personaggi ben noti negli States: il contadino Al Falfa già in b/n negli anni ’30, passando poi ai colori e a Gandy Goose, al pestifero Dinky Duck (chiamato in alcuni doppiaggi italiani “Carboncino”), ai Terry Bears e alla coppia di corvi parlanti Heckle & Jeckle, forse i più conosciuti in Italia.
Il super topino nasce nel 1942 come parodia di Superman, con il nome di Super Mouse e con un design ed un costume diversi da quelli che diverranno definitivi dopo pochi anni. Inizialmente è un semplice topo che acquista dei superpoteri dopo aver assaggiato dei supercibi, ma nei corti successivi i suoi poteri diverranno permanenti.
Nel 1979, alcuni anni dopo la scomparsa di Paul Terry, il personaggio di Mighty Mouse viene rivitalizzato dalla Filmation del mitico LouisLou” Scheimer, tramite la serie televisiva intitolata The New Adventures of Mighty Mouse and Heckle & Jeckle, che vedeva come protagonisti anche i due “Talking Magpies”. Alla fine del 1982, dopo la conclusione della serie tv, sette episodi di essa ambientati in salsa spaziale vengono tagliati, ricuciti e rimontati in un unico film cinematografico dal titolo Mighty Mouse in the Great Space Chase. Il lungometraggio non ha molto successo (anche perché non aggiunge quasi niente a quanto già visto nella serie televisiva) e viene presto relegato a rare repliche sul piccolo schermo, salvo finire nei nostri cinema l’anno successivo, con il titolo Topolinosuperman in la grande caccia nello spazio.

Sebbene i TerryToons non abbiano mai avuto una distribuzione ufficiale completa nel nostro Paese, già negli anni ’60 alcuni cartoon di questa serie erano stati licenziati in vari “zibaldoni” cinematografici dai goffi titoli (Straziami, ma di cacio saziamiLe avventure di Pippo Trippa e Nicola Gorgonzola, n.d.r.): qui il nostro MM era stato ribattezzato con l’impietoso nome di Supercolino. Senza contare che diversi episodi del super topo sono stati importati dall’Antoniana Film di Padova e distribuiti in videocassetta in Italia con l’antico nome di Super Mouse, oltre che inseriti in alcune vhs editoriali anni ’90 – contenenti per lo più corti caduti nel pubblico dominio – e trasmessi sporadicamente su canali televisivi regionali.
Tutto questo per dire che il personaggio di Mighty Mouse non era così sconosciuto agli spettatori italiani, ma il distributore d’epoca ha comunque deciso di rendere più appetibile il film di montaggio chiamando il nostro protagonista Topolinosuperman, nella speranza che alcuni bambini cascassero nel tranello, complice una vaga (vaghissima…) somiglianza tra i due “Mouse”.
Oltre che al cinema – con una locandina davvero tremenda – da noi il lungometraggio viene distribuito anche in videocassetta intorno alla metà degli anni ’80 dalla romana UV (The Universal Video s.r.l., niente a che vedere con la nota casa di produzione Universal), utilizzando per abbellire la fascetta immagini dalle fotobuste cinematografiche, sia sul fronte che sul retro, senza uno straccio di trama annessa, mentre il nome del protagonista viene diviso in Topolino Superman. La particolarità di questo nastro, per la verità sconosciuto ai più, è che conserva il master cinematografico italiano del film, compresi i cartelli del titolo (dove il nome del protagonista era effettivamente già diviso in due parole), del doppiaggio (con le sole voci dei quattro personaggi principali), della distribuzione (Taurus Cinematografica), della fine e persino dell’interruzione tra primo e secondo tempo, dove appare un titolo ancora differente: Il Topolino Superman.
Proprio come essere al cinema!

A conferma che il nome di Topolinosuperman è un’idea di qualche addetto ai lavori che non ha minimamente visto il film, nel doppiaggio italiano il protagonista – che parla con la voce del giovane Fabrizio Manfredi – è chiamato semplicemente Supertopo.
Per chi non conosce la serie tv di provenienza o non ha visto le singole puntate, il lungometraggio può risultare un tantino sconclusionato. Arrivati a metà pellicola anche lo spettatore meno attento si renderà conto dell’avvenuto montaggio tra diversi episodi autoconclusivi, tagliando dove gli incipit, dove i finali; troppi gli avvenimenti, troppe le trovate, troppa confusione. L’unico filo conduttore della trama sono i tentativi del cattivo Harry Senzacuore (Oil Can Harry in originale) e dello sciocco tenente Swifty di scovare ed impossessarsi della “Macchina della fine del mondo” per soggiogare l’intero universo, perché “chiunque ha diritto ad un passatempo” (Gastone Pescucci dixit). La Regina Perla Candida (Pearl Pureheart), il suo fido pilota e il suo equipaggio faranno di tutto per impedirglielo, ovviamente con l’aiuto dell’immancabile eroe Supertopo, che accorrerà in loro aiuto ogni volta che la Regina lo chiamerà, attraverso una speciale collana-orologio-trasmettitore (Save Our Necklace in originale). Durante il film vedremo di tutto: enormi astronavi-gatti, scambi di cervelli, extraterrestri aborigeni, processi spaziali per direttissima e appunto la nominata “Macchina della fine del mondo”, un’aspirapolvere con il potere di risucchiare interi pianeti in un sol boccone, fino a che il gracchiante Harry Senzacuore finirà per essere inghiottito dalle sue stesse armi.

Ecco, se c’è un aspetto davvero ben curato in questo film, che lo salva almeno da questo punto di vista, è il doppiaggio italiano. Come già detto, il nostro Supertopo ha la voce di Fabrizio Manfredi, mentre la Regina Perla Candida è affidata a Piera Vidale. Sul cattivo Harry Senzacuore troviamo uno spassosissimo Gastone Pescucci, in una caratterizzazione similare al suo primo Gargamella, mentre il suo sgherro Swifty (con Pescucci che sembra pronunciarlo “Sweety”) è un lodevole Marcello Prando. Aprendo una parentesi del tutto soggettiva ci piace riconoscere che il bravo Renzo Stacchi, nella sua caratterizzazione del personaggio di Stego, uno dei “paperi della giustizia” nella gloriosa serie Darkwing Duck (1991), ci ricorda l’interpretazione di Prando su Swifty.
Grazie ai preziosismi cartelli nostrani sopra mostrati, sappiamo che il doppiaggio venne realizzato dalla CINITALIA EDIZIONI e, anche se di questo non v’è riferimento nei cartelli, è molto probabile che la direzione venne affidata alle mani di Piera Vidale o di Marcello Prando che per quella società erano i direttori più frequenti e che in questo film coprono – specie Prando – più personaggi. Anzi, vale proprio la pena di segnalare le grandi quantità di voci sfoderate dai bravi Marcello Prando ed Enrico Luzi che riescono a rendersi ben differenti tra una caratterizzazione e l’altra; si segnalano inoltre tra le voci minori quella di Oreste Baldini e del cugino del protagonista Fabrizio Manfredi, Rory Manfredi, ora da tempo dimesso dall’attività di doppiatore.
In conclusione, il film contenuto nella videocassetta (nonché la videocassetta stessa) è sicuramente una bella chicca, perché conosciuto da pochi e dimenticato in fretta. A nostro avviso merita una visione, anche solo per la sua particolarità e per il doppiaggio italiano.

Attenzione, perché a partire dal 2020 il film non è più inedito in digitale!
La Serendipity S.r.l.s. ha distribuito il lungometraggio in DVD per la collana Quadrifoglio, con il titolo Topolino Superman e la grande caccia nello spazio. L’illustrazione sulla copertina riprende quella della locandina cinematografica italiana, ma il master utilizzato è quello internazionale: spariscono quindi i cartelli italiani ma permane il doppiaggio cinematografico del 1983. Sulla trama impressa sul retro segnaliamo invece come la regina Perla Candida venga ribattezzata Perla “Cuore Puro”, probabilmente una traduzione letterale del nome originale Pearl Pureheart.

Edizione italiana:
Voce narrante:
Perla Candida: Piera Vidale
Harry Senzacuore: Gastone Pescucci
Pilota: Oreste Baldini
Supertopo: Fabrizio Manfredi
Swifty: Marcello Prando
Equipaggio di Perla Candida:
Equipaggio di Harry Senzacuore: Oreste Baldini (e altri)
Build-O-Matic: Enrico Luzi
Meccanici: Luca Bosisio (e altri)
Re Muss: Enrico Luzi
Mike: Marcello Prando
Spike: Marcello Prando
Agente del servizio segreto:
Abitanti pianeta U-Turn:
Dr. Nudge:
Scienziati: Marcello Prando (e altri)
Verme venusiano: Marcello Prando
Mata Furri: Piera Vidale
Babbo Natale: Enrico Luzi
Commesso negozio di giocattoli: Rory Manfredi
Guidatore carro attrezzi: Marcello Prando

3 Risposte a “Speciale: #OFFTOPIC – Topolino Superman in la grande caccia nello spazio”

  1. in realtà Topolino Superman, era Supermouse della TerryToons poi ripreso in una serie animata prodotta dalla Filmation, e aveva il doppiaggio curato dalla C.D. con Sergio Fiorentini come voce fuori campo e Roberto Chevalier voce di Supermouse.

    1. Ciao Michele e grazie per l’integrazione sui doppiatori della serie tv. In realtà se leggi attentamente la scheda, abbiamo scritto che inizialmente il personaggio si chiamava Super Mouse (e questo nome, o “Super Topo”, è stato adottato anche sulle tv italiane), ma il nome definitivo è rimasto oggi Mighty Mouse. Quel “Topolino Superman”, beh, è semplicemente un artefizio cinematografico.

  2. Tra i doppiatori presenti nel doppiaggio C.D. Trasmesso in tv aggiungo anche Isabella Pasanisi voce di Perla Candida, poi Arturo Dominici voce di Harry senzacuore, Vittorio Stagni voce di Smilzo, Piero Tiberi voce del Pilota e di Massimo Rinaldi voce del computer di bordo.

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