Darkwing Duck – Panico nella notte

Titolo italiano: Darkwing Duck – Panico nella notte
Titolo originale: Darkwing Duck – Darkly Dawns the Duck

Codice: VS 4441
Durata: 44 minuti
Edizione: Ottobre 1993
Distribuzione: Buena Vista Home Video
Tipologia: Vendita
Box: Nero grande in plastica rigida
Messaggio antipirateria: BV Home Video
Intro: Apprendista Stregone
Promo iniziali: La sirenetta – Le nuove avventure marine di Ariel (Il balenottero smarrito + Ariel e l’ippocampo gigante). Prossimamente in videocassetta: Jim Henson’s Muppets.
Promo finali: Darkwing Duck (Panico nella notte + La grande sfida).
Contenuto: La vhs presenta il doppio episodio pilota della serie tv Darkwing Duck, dal titolo Panico nella notte.

Segni particolari: Nel gennaio 1993 una nuova serie televisiva Disney sta imperversando sulle frequenze del piccolo schermo italiano, all’interno dello storico programma Disney Club: un mix di ironia e mistero, di risate e fiato sospeso, una gustosa parodia del mondo dei supereroi. Il protagonista, che dà anche il nome alla serie, si chiama Darkwing Duck ed è un eroe non convenzionale: privo di superpoteri ma pieno di fantastici marchingegni, borioso e pieno di sé ma con un cuore d’oro massiccio, la sua missione è proteggere dal crimine la città di St. Canard, il suo motto comincia con “Sono il terrore che svolazza nella notte…”. La sua spalla risponde al nome di Jet McQuack, stralunato pilota aereo esperto in atterraggi tutt’altro che morbidi, già dipendente di Paperon De Paperoni in DuckTales – Avventure di Paperi (di fatto Darkwing Duck è una sorta di spin-off della suddetta serie); completa la banda la figlia adottiva, una pestifera ragazzina di nome Ocalina. Dimenticavamo un dettaglio importante: stiamo ovviamente parlando di Paperi.

L’atterraggio (alla Jet) di Darkwing Duck nel mondo dell’home video italiana è uno degli eventi del 1993 su nastrino, ma di serie televisive il mercato delle videocassette era già pieno zeppo: le più antiche sono la nominata DuckTales, i Gummi’s e i Wuzzles, ma tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 si aggiungono episodi de Le avventure di Winny Puh, Cip & Ciop agenti speciali e TaleSpin, quest’ultime due proposte all’interno del celebre contenitore americano The Disney Afternoon, che darà nel corso dei nineties i natali anche a Darkwing Duck, Ecco Pippo!, Bonkers – Gatto combinaguai, Aladdin, Quack Pack e tante altre. Come se non bastasse, il lancio della serie del Papero mascherato in videocassetta viene affiancato a quello della serie del Classico La sirenetta (le prime due vhs vengono infatti pubblicizzate nel promo all’inizio del nastro); a nostro parere l’operazione è studiata dal distributore per proporre allo stesso tempo un prodotto implicitamente più dedicato al pubblico maschile – Darkwing – e uno più a quello femminile – Le nuove avventure marine di Ariel -. Fortunatamente i due prodotti piaceranno praticamente a tutti i disneyani, senza distinzione di genere.

Sono due le videocassette che vengono lanciate sul mercato: Panico nella notte e La grande sfida, ed entrambe contengono un episodio dalla durata doppia rispetto a quella standard di circa 22 minuti. Il nastro si apre con i consueti messaggi antipirateria e con il nominato promo della due vhs dedicate al mondo di Ariel, cui seguono uno spassoso filmato dei Muppet Kermit e Gonzo che anticipa l’uscita di prodotti della Jim Henson Home Video (ma distribuiti dalla Buena Vista Home Video), il promo antipirateria con la vhs de La bella e la bestia e il cartello soprastante, che vi invita a non riavvolgere la cassetta subito dopo la sigla di coda del doppio episodio (in una versione completamente strumentale, senza il consueto assolo di sax a sostituire il cantato). In realtà, nonostante il cartello somigli a quello dei Muppet visto all’inizio del nastro, pochi secondi dopo i titoli di coda è stato inserito un promo relativo alle due vhs di Doppia D, in cui Michele Kalamera invita lo spettatore a collezionarle entrambe per comporre la “coppia” giallo-verde. No, niente alleanze politiche, si tratta solo dell’accostamento dei colori delle due fascette.
Peccato non aver incluso nel nastro il filmato che era invece presente alla fine della videocassetta USA e anche trasmesso sulla tv statunitense: un bellissimo videoclip musicale di genere hip-hop, con protagonisti Darkwing Duck e una banda di scatenati ballerini.

L’epica sigla della serie è presentata nella sua prima versione cantata da Arianna Bergamaschi, ai tempi vera e propria icona del canto “made in Disney”, e contenuta nell’album del ’93 Bella non lo sa. Purtroppo la sigla è mozzata piuttosto grossolanamente della sua seconda strofa, forse perché nei primi minuti dell’episodio la stessa viene riproposta mentre assistiamo alla rocambolesca cattura di una banda di malviventi da parte del Papero mascherato. Panico nella notteDarkly Dawns the Duck in originale – è quindi l’episodio pilota della serie, dove facciamo la conoscenza dello sfortunato eroe notturno di St. Canard e del criminale Toros Bulba, il quale dirige le sue losche operazioni direttamente dalla cella dove sta scontando la sua pena, all’oscuro del direttore del penitenziario. Il suo ultimo obiettivo è il Ramrod, un enorme cannone a raggi anti-gravitazionali custodito dall’esercito e ideato dal defunto Professor Waddlemeyer: Darkwing scopre le intenzioni di Bulba e tenta di fermare il furto da parte dello scagnozzo Hammerhead Hannigan e dei suoi tirapiedi Pop e Corn, finendo però per essere catapultato dell’hangar di Jet McQuack, suo ammiratore…ed aspirante assistente. Il Ramrod ha però un codice segreto di attivazione e così Hannigan organizza il rapimento della pestifera (o meglio “piena di spirito”, cit.) nipotina di Waddlemeyer, Ocalina, dall’orfanotrofio diretto dalla Signora Cavanaugh, convinti che la piccola conosca il codice. A questo punto rientra in gioco il nostro eroe, ma se non avete mai visto l’episodio preferiamo non svelarvi oltre!

La puntata è stata trasmessa negli States in prima serata nel settembre del 1991 come premiere all’interno dello speciale Back to School with the Mickey Mouse Club nella sua versione “doppia”, ma il pilota è stato anche splittato in due singoli episodi in occasione di alcune trasmissioni successive (nonché al suo debutto televisivo in Italia) e per l’inclusione nel primo dvd americano della serie, con piccoli tagli a svariate scene per ripristinare la durata di 22 minuti a episodio. Ad esempio nella scena in cui un depresso Darkwing, scambiato dalla polizia per un criminale, si trova in carcere e deve vedersela con uno dei malviventi che aveva catturato all’inizio dell’episodio, il botta e risposta tra i due personaggi è più lungo nella versione contenuta nel nastro. Non solo: confrontando le due edizioni, scopriamo che la voce del fuorilegge è stata doppiata da due attori differenti; Mauro Bosco lo interpreta nella versione integrale, mentre in quella “scomposta” e attualmente presente sulla piattaforma Disney+ – dove l’episodio in due parti è stato incredibilmente piazzato ai posti 29 e 30 della prima stagione della serie – la voce sembra essere quella di Marco Bolognesi. Ad oggi quindi le nostre amate videocassette sono l’unico modo per visionare l’episodio nella sua interezza.

A proposito di voci, il doppiaggio della serie tv è a cura della Royfilm su dialoghi di Luigi Calabrò, Giorgio Tausani, Andrea de Leonardis e diretto da Renzo Stacchi, che si ritaglia un ruolo su parecchi personaggi minori nel corso degli episodi (ad esempio Lilliput e l’Uomo Nero) e qui interpreta il villain principale Toros Bulba, personaggio che sembra imporsi come un antagonista carismatico e di ottima presenza scenica, ma a nostro avviso non sfruttato a dovere nel corso della serie (se avete visionato il pilota capirete il perché), al pari dei componenti della sua banda, doppiati da Gabriella Borri (Clovis), Renato Montanari (Hammerhead Hannigan) e Marco Bresciani (Corn). Darkwing Duck è ovviamente il fantastico Oliviero Dinelli, ma – sorpresa! – possiamo anche apprezzare una breve incursione del compianto Maestro Ernesto Brancucci sul becco del Papero mascherato, intento ad intonare una ninna nanna alla piccola Ocalina, quest’ultima ben doppiata da Antonella Baldini. Lo scervellato Jet McQuack cambia registro e passa dall’iconico birignao di Carlo Reali in DuckTales – Avventure di Paperi ad un comunque ottimo Roberto Pedicini, che dona al personaggio una nuova vita; per la verità Pedicini aveva già avuto occasione di doppiare Jet nel doppio episodio finale della suddetta serie intitolato Il tocco magico, dove – guarda caso – anche la Baldini subentrò sostituendo Antonella Rinaldi sul becco della dolce Gaia.

La fascetta presenta un bellissimo artwork internazionale realizzata appositamente per la distribuzione del nastro, con Darkwing, Jet e Ocalina sulla cima di un grattacielo; il sottotitolo “Il mitico papero mascherato in una collezione di megavventure!” a completare il fronte. Lo sfondo giallo sostituisce il viola delle edizioni USA e UK, mentre sul retro possiamo apprezzare la banda di Toros Bulba nel mirino del cannone del Thunderquack. Gli scagnozzi sembrano spaventati, ma il boss pare non preoccuparsene…
La videocassetta viene lanciata come novità nell’autunno 1993 a 24.500 Lire, un importo in linea con quello di volumi di altre serie in catalogo nel periodo (Canta con noi, Miniclassici…), ma questa non sarà l’unica edizione home video di Panico nella notte: il pilota sarà riproposto nel 1995 in un box cartonato al costo di 14.900 Lire e due anni più tardi al “prezzo pazzo” di 12.900 Lire in un numero della collana Cartoon Mania, che racchiuderà episodi di altre serie quali Ecco Pippo!, TaleSpin e Bonkers.

Episodi presenti e loro edizione italiana:
• PANICO NELLA NOTTE (Darkly Dawns the Duck; 1991)
Darkwing Duck / Drake Mallard: Oliviero Dinelli
Darkwing Duck (canto): Ernesto Brancucci
Toros Bulba: Renzo Stacchi
Hammerhead Hannigan: Renato Montanari
Corn: Marco Bresciani
Clovis: Gabriella Borri
Direttore penitenziario:
Capotreno: Vittorio Battarra
Camionista: Mauro Bosco
Jet McQuack: Roberto Pedicini
Signora Cavanaugh: Franca Lumachi
Ocalina Waddlemeyer: Antonella Baldini
Malvivente: Mauro Bosco

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