Speciale: #SENZALICENZA – I tre porcellini e le Silly Symphonies

Titolo italiano: I tre porcellini e le Silly Symphonies
Titolo originale:

Codice: 010
Durata: 60 minuti
Edizione: Marzo / Aprile 1992
Distribuzione: Eclecta S.r.l.
Collana: Videoteca comica dei fantastici 3 Supermen
Tipologia: Editoriale
Box: Nero piccolo in plastica rigida
Contenuto: La vhs unisce il contenuto di due vhs USA appartenenti alla collana Cartoon Classics, quindi in totale sei Silly Symphonies prodotte tra il 1933 e il 1936, intervallate da brevi sequenze di raccordo provenienti da altre Silly. Tre cortometraggi presentano un doppiaggio italiano non ufficiale, mentre gli altri tre sono in lingua originale (su uno sono stati aggiunti dei sottotitoli).

Introduzione: La rubrica che abbiamo scherzosamente chiamato #SENZALICENZA non poteva non ospitare un nome che ha fatto molto parlare di sé negli anni, in particolar modo per via di una causa intentata dalla Walt Disney Company avente oggetto la violazione del diritto d’autore e la distribuzione in videocassetta di prodotti di animazione disneyana: stiamo parlando della Eclecta di Portoferraio, Isola d’Elba. Ma per capire tutta la storia che si cela dietro questa società, o almeno quanto ne sappiamo noi nel nostro piccolo, dobbiamo fare molti passi indietro. Vi porgiamo anticipatamente le nostre scuse nel caso in cui doveste trovare l’excursus che segue poco preciso o magari soporifero.

Per capire la genesi della società Eclecta S.r.l. dobbiamo innanzitutto tracciare il profilo dell’Avvocato Italo Martinenghi, milanese di nascita ma elbano di adozione, nato nel capoluogo lombardo nel 1930 e lì scomparso nel 2008. In questo articolo, pubblicato il giorno successivo alla sua scomparsa, il figlio Stefano lo descrive come un uomo vincente e dalle molteplici sfaccettature: nella sua vita è stato calciatore, avvocato, politologo, imprenditore, sceneggiatore, produttore cinematografico e perfino regista. Gli ultimi ruoli di questa lista ci interessano particolarmente, in quanto dopo aver prodotto alcuni lungometraggi di vario genere, tra cui Maciste contro Ercole nella valle dei guai con la celebre coppia composta da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, nel 1967 produce I fantastici 3 Supermen per la regia di Gianfranco Parolini con lo pseudonimo Frank Kramer. Da qui inizia una serie di film comici che sfociano anche in altri generi, tutti con protagonisti i tre supereroi, i quali cambieranno spesso interpreti (ricordiamo tra gli attori il mitico Sal Borgese, nome sicuramente noto ai fan della coppia Bud Spencer e Terence Hill). Martinenghi li produrrà tutti e ne girerà personalmente alcuni, ma nel 1989, esaurita la serie di film, i supereroi vengono trasportati sulla cellulosa e diventano protagonisti di un fumetto, ideato e sceneggiato dallo stesso Martinenghi insieme a Giorgio Pedrazzi (trovate una scheda molto esaustiva sul sito Guida al Fumetto Italiano).
Le storie a fumetti presentano molte differenze rispetto ai lungometraggi: qui un componente del terzetto è un’avvenente ragazza bionda (Patsy), mentre le pagine si incentrano molto sulla satira politica, tanto che alcuni volumi regalano in omaggio delle figurine con ritratte le caricature di alcuni noti personaggi politici del periodo. Alla fine dell’anno la Star Comics, casa editrice del fumetto, a causa di scarse vendite decide di cedere i diritti proprio all’Eclecta, società di proprietà di Stefano Martinenghi insieme al padre Italo, e qualcosa comincia a cambiare all’interno dei volumetti: nel ’90 nasce la rubrica redazionale Straccia la notizia, in cui si apprendono le – nemmeno troppo velate – simpatie dell’autore per l’allora giovane Lega Nord (Italo Martinenghi diverrà uno dei candidati del partito nel ’92) e alcuni vecchi numeri vengono rimessi in vendita con allegate delle videocassette, inizialmente distribuite dalla Barbatoja S.r.l., una delle società di produzione cinematografica dei Martinenghi con sede a Roma (lo stesso nome è riconducibile anche alle Edizioni Barbatoja per il libro Il dio laico, scritto dallo stesso Avvocato, e ad uno stabilimento balneare elbano di proprietà del figlio; il Barbatoia è appunto un monte situato sull’isola d’Elba). Le prime vhs distribuite spaziano tra capolavori di Charlie Chaplin – La febbre dell’oro e Il circo -, commedie con Stanlio e Ollio – I diavoli volanti – e perfino il film che diede inizio a tutto, I fantastici 3 Supermen; la collana di nastri prende infatti il nome di Videoteca comica dei fantastici 3 Supermen. Emblematico lo slogan impresso sullo sticker interno della vhs de I diavoli volanti: “Duplicate quanto volete il riso fa buon sangue”.

Il nome Produzioni Videografiche Eclecta S.r.l. appare già nella vhs de Il circo e nel dicembre del 1990 diviene celebre grazie all’idea dei Martinenghi di distribuire su nastrino una copia non ufficiale del Classico Biancaneve e i sette nani, convinti che il lungometraggio fosse caduto nel pubblico dominio (troviamo l’operazione pubblicizzata sulle pagine degli stessi albi a fumetti). Grazie a Nunziante Valoroso conosciamo la provenienza del telecinema contenuto nel nastro: si tratta probabilmente della riedizione cinematografica del Classico datata 1980, alla quale vengono giuntati alcuni fotogrammi provenienti da un’altra riedizione, quella del 1987, con i cartelli in italiano. Noto è l’escamotage del cartello finale brutalmente spostato verso il basso, per non far leggere la dicitura “Una produzione Walt Disney”.
Gli agenti italiani della Walt Disney Company non tardano ad accorgersi della presenza nelle edicole (ma, secondo una nostra testimonianza, anche nelle videoteche) della vhs incriminata, quando invece la casa madre si era sempre rifiutata di distribuire il primo lungometraggio di Walt Disney in videocassetta, e ad avvertire i cosiddetti “piani alti”. Gli stessi agenti riscontrano molte difficoltà con i propri esercenti, dovendo giustificare l’assenza di un nastro ufficiale Disney di Biancaneve e i sette nani sul mercato, mentre possiamo azzardare che la questione eserciti una certa influenza sulla decisione di un’altra società di distribuzione cinematografica, la Cinepatrizia S.r.l. (la conosciamo bene con il nome di Walkman S.r.l.), di portare nelle edicole un’altra copia non ufficiale di Biancaneve, facendola addirittura ridoppiare!
La Walt Disney Company interviene in prima persona promuovendo contro i Martinenghi una causa che viene portata avanti per anni, con tanto di sequestri di lotti di vhs e successivi dissequestri, campagne anti-pirateria promosse su periodi disneyani e sensibilizzazione da parte degli agenti, invettive della Eclecta affidate alle pagine dei fumetti dei Supermen (“Disney-Gate”), fin quando nel 2009 la sentenza della Cassazione – sezione unite penali n. 49783 mette fine alla vicenda dichiarando che “il fatto non sussiste” e dando ragione, in sostanza, all’Avv. Martinenghi – ormai deceduto – e al figlio.
Nel frattempo però di videocassette facenti parte della Videoteca comica dei fantastici 3 Supermen contenenti materiale Disney ne vengono fuori molte altre: si parte da Fantasia, distribuita prima da un’altra società satellite dei Martinenghi, Cinestazione S.r.l., e poi rieditata con il marchio Eclecta Video, passando da Pinocchio, Bambi, Dumbo (trovate le schede di tutte queste edizioni sul sito Disney: Tapes and More) e pure una riedizione con fascetta differente di Biancaneve (la Star Comics, il cui nome figurava ancora sui vecchi numeri redistribuiti, non fu affatto contenta della pubblicità negativa, come potete leggere da questo prezioso articolo de L’Unità datato gennaio 1992). Su alcune fascette viene indicata la distribuzione dell’ennesima impresa con la stessa proprietà, la Target S.r.l. (si occuperà anche della distribuzione degli albi a fumetti), con sede legale proprio sull’isola d’Elba – a Portoferraio – e uffici a Milano, così come la sede della Cinestazione. A proposito del nome di quest’ultima società, sappiate che il Cinestazione era in origine un piccolo cinema sotterraneo situato presso la Stazione Centrale di Milano (fonte), chiuso definitivamente nel 1984.
C’è però una vhs di questa serie in qualche modo differente dalle altre, in quanto il prodotto distribuito non è un Classico e né tantomeno un lungometraggio, ma una compilation di corti. Si tratta de I tre porcellini e le Silly Symphonies, distribuita nel corso del ’92 al pari delle altre cassette appena nominate.
Adesso che abbiamo fatto un po’ di doverosa chiarezza, possiamo finalmente addentrarci nel contenuto del nastro.

Segni particolari: Nemmeno il tempo di premere il tasto Play sul VCR e lo sfondo nero si trasforma in arancione, mentre la scritta “Eclecta Video presenta” appare sullo schermo, seguita subito dopo da una carrellata di titoli del catalogo Eclecta mostrati a fianco della dicitura “Grandi Classici di Pubblico Dominio”. Abbiamo in ordine Biancaneve e i sette nani nella sua riedizione con fascetta verde, Pinocchio, Dumbo (l’immagine mostrata è diversa dalla copertina della cassetta) e Bambi. Gli ultimi nastri elencati, quelli di produzione extra-Disney, sono semplicemente rappresentati dai titoli dei film posti in un riquadro nero, senza che vengano mostrate le fascette delle vhs; curiosamente, manca all’appello proprio I fantastici 3 Supermen.
Esaurito il filmato introduttivo, ci troviamo di fronte ad un messaggio antipirateria in lingua inglese su sfondo rosso, dopodiché un jingle molto familiare accompagna la intro in stile “Apprendista stregone” e il logo della…Walt Disney Home Video? Qualcosa non torna.
Nel frattempo vi mostriamo una foto dalle nostre collezioni, a breve capirete il perché.

La sigla che parte subito dopo dovrebbe ricordarvi qualcosa: è il tema musicale de L’orso pescatore e di altri Special Cartoon distribuiti negli anni ’50, che abbinato ad una carrellata di spezzoni di corti classici forma la sigla della collana statunitense Cartoon Classics (in Italia ne avremo un assaggio nel ’95, all’interno delle vhs Pluto aiutante offresi, Topolino pesca guai e Io Paperino!, volumi della nostra edizione della collana). La conferma arriva proprio qualche decina di secondi dopo, quando sullo schermo appare una breve animazione che rivela il titolo originale del nastro americano dal quale è stato ricavato il master: si tratta del quarto volume dal titolo Silly Symphonies!, uscito originariamente nel 1987.
“Credete che la faccenda sia finita qui?”, potremmo dire storpiando a nostro piacimento la celebre battuta di un noto film del ’71, e infatti non è finita qui: dato che i volumi di questa collana contengono solo tre corti e che 25 minuti sembravano forse un po’ pochi per riempire un nastro, i distributori hanno avuto la geniale ideale di fondere insieme il contenuto di due volumi! Infatti, alla fine del terzo episodio, parte per la seconda volta la sigla della collana con tanto di cartello del titolo di un altro volume – l’ottavo – intitolato Starring Silly Symphonies: Animal Two by Two. Tutto assurdamente bello.

Il lavoro del distributore però non finisce qui: dato che pareva brutto proporre degli episodi totalmente in lingua originale, invece di andare a recuperare i doppiaggi italiani già distribuiti in videocassette ufficiali fino a quell’anno, si decide di farne ridoppiare alcuni da una società di Milano (ricordiamo che l’Avv. Martinenghi era meneghino), mentre vengono aggiunti all’inizio dei cartoon dei cartelli con le traduzioni dei titoli in italiano.
Troviamo comico il fatto che in una videocassetta intitolata I tre porcellini e le Silly Symphonies il corto dei porcellini non sia presente. È invece presente I tre lupetti, tradotto in I tre lupacchiotti e presentato in un master orrendo, dalle tinte talmente chiare da risultare fastidiose. Degno di nota però l’adattamento dell’appetitosa canzoncina che Ezechiele sciorina ai figlioli, per la verità qui praticamente “parlata” in rima da Pietro Ubaldi (un passo viene pure riportato sul retro della fascetta!). Tra le voci dei lupetti e dei maialini sentiamo invece Enrico Maggi su Jimmy e Dania Cericola, che intepreta Tommy e uno dei figli di Ezechiele.
Tra un cortometraggio e l’altro, nei volumi originali erano state inserite delle brevissime scene di raccordo, prelevate da altri corti e ridoppiate in modo da fare da collante tra gli episodi. Dopo i crediti finali de I tre lupetti, appare infatti il porcellino Jimmy dal corto del 1933 (sempre con la voce di Maggi), che in piedi sul tetto di casa ci invita a seguire l’avventura dell’amico Toby, protagonista della successiva Silly Il ritorno di Toby Tartaruga, anch’essa ridoppiata in italiano e con un master decisamente rivedibile. Le voci sono ancora di Enrico Maggi, stavolta nei panni di Max Leprotto, e Tony Fuochi su Toby Tartaruga, oltre ad Elisabetta Cesone che prende le parti della prosperosa Jenny. Chiude il primo trittico Giochi nell’acqua (con il titolo tradotto letteralmente ne I bimbi acquatici), lasciato in lingua originale e curiosamente mai uscito in videocassette ufficiali nel nostro paese.
Per non farci mancare nulla, dopo i crediti finali di quest’ultimo corto è stato addirittura conservato il cartello del copyright con indicato l’anno di realizzazione del programma originale.

Riparte la sigla della collana Cartoon Classics e avanti con un altro terzetto di Sinfonie Allegre.
Soffermiamoci un attimo su L’arca di Noè, sperando che il diluvio universale non ci travolga. Anche questo cortometraggio del ’33 non hai mai visto la luce in videocassette italiane ufficiali, ma il punto di interesse non è tanto questo quanto il fatto che, comprendendo forse la difficoltà di doppiare un cartoon interamente cantato in originale, si decide di lasciarlo in inglese e di aggiungere dei sottotitoli italiani, scelta sicuramente non banale. L’adattamento dei sottotitoli è piuttosto conciso e si prende qualche lecita libertà di traduzione, omettendo però di sottotitolare tutto il reprise finale del brano, scritto e musicato originariamente da Leigh Adrian Arline.

Le scene di raccordo stavolta provengono da un’altra Silly, La cavalletta e le formiche, dove il protagonista ha la voce di Silvano Piccardi. Segue un altro cortometraggio lasciato interamente in lingua originale, I pinguini innamorati (in futuro la canzoncina verrà adattata ufficialmente nella nostra lingua), mentre va a concludere il programma un vero e proprio classico, ovvero La lepre e la tartaruga, con le voci che abbiamo già ascoltato ne Il ritorno di Toby Tartaruga, quindi Maggi e Fuochi; Ubaldi si occupa di dare voce al giudice di gara mentre troviamo Dania Cericola e Graziella Porta su alcune delle conigliette.
Per concludere la parte relativa al doppiaggio, un caloroso ringraziamento va come sempre all’amico Matteo per l’aiuto nel riconoscimento delle voci italiane.

La fascetta, rispetto alle altre della Videoteca comica dei fantastici 3 Supermen, spesso graziose in quanto costruite su illustrazioni provenienti da locandine originali, è troppo brutta per essere vera (ma lo è!). Il fotogramma di Timmy e Tommy in pentola, prelevato da I tre lupetti, è zoomato e mal ricalcato con un tratto nero talmente insicuro da sembrare opera di un infante. Come abbiamo anticipato, sul retro vengono impressi alcuni passaggi della filastrocca ricca di proteine recitata da Ubaldi, mentre l’elenco dei corti con i loro titoli originali comprende anche l’anno di produzione. Il codice della vhs, che è anche quello conclusivo della collana (l’Eclecta Video non produrrà più nuovi nastri), è il numero 010 e il design, compreso di sticker interno con un’immagine dei due porcellini in risoluzione bassissima, ricalca quello delle altre cassette della Videoteca comica. Bizzarra anche la contrapposizione tra l’espressione “Versione originale USA” riportata tra parentesi sopra l’elenco degli episodi e “Versione italiana” più in basso, sotto al visto di censura, ovviamente non reperibile.
Un colpo di genio è rappresentato dall’ologramma argentato, la cui cinepresa stilizzata ricorda non poco il bollino in vigore nel 1992 nelle videocassette ufficiali Buena Vista Home Video. Sul retro invece viene apposto un altro ologramma, stavolta rettangolare, con l’aggiunta della lettera E di Eclecta. Lo sticker della SIAE appiccicato sulla costina fa invece parte di un lotto richiesto ufficialmente per la distribuzione di produzioni di pubblico dominio, ma in realtà utilizzato proprio per immettere sul mercato le videocassette contenenti materiale Disney.

Abbiamo appena affermato che l’Eclecta Video non avrebbe più prodotto nuovi nastri dopo I tre porcellini e le Silly Symphonies, ma per la precisione questa vhs, al pari di Biancaneve e i sette nani, verrà ristampata nel corso degli anni ’90 con una nuova fascetta gialla e arancio (quella di Biancaneve sarà invece blu), sfruttando due illustrazioni sottratte dai libri di Tony Wolf / Antonio Lupatelli per abbellire fronte e retro, dove la didascalia e l’elenco dei corti rimangono invariati. Il marchio Eclecta Video permane sul fronte, ma sul retro spunta il nome di una nuova società di distribuzione, la CMC S.r.l., con ogni probabilità l’ultima variazione di ragione sociale della Target S.r.l., dato che gli indirizzi coincidono. Notiamo infine che la segnalazione della durata del nastro di 83 minuti è palesemente errata, dato che il tutto durata a malapena 55 minuti (è stato senz’altro dimenticato il dato impresso sulla fascetta di Biancaneve).
Il contenuto non varia molto, se non in alcune curiose differenze del master. Tanto per cominciare il filmato introduttivo della Eclecta Video cassa l’elenco delle videocassette della collana “Grandi Classici di Pubblico Dominio”; permane solo un cartello statico a segnalare la dicitura. La qualità del video pare essere migliore, ma quanto di guadagnato nel comparto video si perde barbaramente in quello sonoro. Non essendo in possesso delle colonne strumentali originali, il doppiaggio milanese viene realizzato abbassando l’audio sui dialoghi e doppiando il parlato in quel frangente, ma in quest’edizione accade una cosa stranissima: l’audio dei dialoghi in lingua originale è stato “dimenticato” al di sotto del ridoppiaggio italiano con quasi lo stesso livello di volume per tutta la durata del nastro, tanto da far sembrare il tutto un oversound mal realizzato, con i dialoghi che risultano praticamente incomprensibili. Non sappiamo se si tratti di un errore diffuso o presente solo nella nostra copia, ma in tutti i casi siamo di fronte ad una stranezza bella e buona, considerando che nella prima edizione della vhs il problema non si presenta.

Corti presenti e loro edizione italiana:

  • Scene di raccordo:
    Jimmy: Enrico Maggi
    Cavalletta: Silvano Piccardi
  • I TRE LUPETTI (Three Little Wolves; 1936) – Silly Symphony
    Ezechiele: Pietro Ubaldi
    Lupetto #1: Dania Cericola
    Lupetto #2:
    Lupetto #3:
    Tommy: Dania Cericola
    Timmy:
    Jimmy: Enrico Maggi
  • IL RITORNO DI TOBY TARTARUGA (Toby Tortoise Returns; 1936) – Silly Symphony
    Annunciatore:
    Jenny: Elisabetta Cesone
    Max Leprotto: Enrico Maggi
    Toby Tartaruga: Tony Fuochi
    Pubblico: Pietro Ubaldi e altri
    Infermieri:
  • GIOCHI NELL’ACQUA (Water Babies; 1935) – Silly Symphony
    Corto presentato nella sua versione originale
  • L’ARCA DI NOÈ (Father Noah’s Ark; 1933) – Silly Symphony
    Corto presentato nella sua versione originale con l’aggiunta di sottotitoli italiani
  • PINGUINI INNAMORATI (Peculiar Penguins; 1934) – Silly Symphony
    Corto presentato nella sua versione originale
  • LA LEPRE E LA TARTARUGA (The Tortoise and the Hare; 1935) – Silly Symphony
    VFC:
    Max Leprotto: Enrico Maggi
    Toby Tartaruga: Tony Fuochi
    Giudice di gara: Pietro Ubaldi
    Conigliette: Dania Cericola, Graziella Porta e altre

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