VideoParade vol. 7

Titolo italiano: VideoParade vol. 7
Titolo originale:

Codice: VK 6007
Durata: 22 minuti
Edizione: Maggio 1993
Distribuzione: Buena Vista Home Video
Tipologia: Editoriale
Box: Trasparente piccolo in plastica rigida
Messaggio antipirateria: BV Home Video
Intro: Apprendista Stregone
Promo iniziali: VideoParade vol. 8.
Promo finali: Assenti.
Contenuto: La vhs contiene una compilation di tre corti classici comprensivi dei loro crediti originali, uno a testa dalle serie di Topolino, Paperino e Pluto.

Segni particolari: Ecco un altro volume con almeno due dei nostri Cartoon Classics preferiti. C’è però subito una piccola nota da fare sul filmato promozionale introduttivo, che regala anticipazioni sul volume che uscirà il mese successivo. Dato che la Disney Legend Collection di speciali portachiavi disneyani si esaurisce con questo settimo volume, nel promo il cartello su sfondo verde dedicato alle uscite di questa collezione viene sostituito dall’immagine di un cilindro da mago, toccato da una bacchetta magica tenuta in mano da Mickey, mentre lo speaker Natale Ciravolo parla di generiche “nuove magiche sorprese, tutte da scoprire”. Rimangono invariate le consuete anticipazioni sui corti contenuti nella videocassetta e sulle storie stampate sul cartonato.

Come dicevamo, su questo nastro sono impressi due corti a nostro avviso eccezionali, entrambi preceduti dai cartelli della distribuzione Buena Vista: L’orsetto lavatore è forse l’unico cartoon memorabile della serie di Topolino uscito negli anni ’50 (se non si considera Plight of the Bumble Bee, in verità mai completato definitivamente), non tanto grazie alla gesta del Topo, ormai entrato nella fase di ottusità borghese che lo caratterizzerà in quel decennio, ma sono le schermaglie tra Pluto, il suo infallibile (?) fiuto e il procione protagonista del corto a farla da padrone. Anche Il macinino volante è un vero e proprio spasso. La voglia di volare “a buon mercato” di Paperino si scontra con la disonestà del venditore di aeroplani, il condor Ben Rapace: ne esce una lotta senza esclusione di colpi, che vedrà [ATTENZIONE: SPOILER] per una volta il papero alla marinara trionfare sull’avversario [FINE SPOILER]. Non degno di particolari note, a nostro avviso, l’ultimo corto del terzetto, proveniente dalla serie del cucciolone: ne Il compagno di giochi di Pluto compare per la prima volta la foca Salty, che riapparirà in altri due corti classici, prima di essere recuperata molti anni dopo per i Mickey Mouse Works e per l’House of Mouse – Il topoclub.
Il direttore di doppiaggio Renzo Stacchi è udibile in questo nastro su un doppio ruolo (in due corti diversi): è la simpatica voce fuori campo che accompagna le vicende del corto d’apertura e, nel cartoon centrale, dà voce al subdolo Ben Rapace che tenta di fregare Paperino. La sua voce ci conferma quindi che, come nei precedenti volumi, i corti son presentati col classico (ri)doppiaggio anni ’90 supervisionato dalla ROYFILM s.r.l..

La simpaticissima illustrazione sulla fascetta mostra i nostri eroi a pesca…con fortune alterne. Tuttavia l’immagine non trova alcun collegamento, come invece è accaduto in altri volumi, con i cartoon contenuti nella videocassetta o con le storie a fumetti del libro. Un episodio quale Topolino a pesca, che tra l’altro troveremo in un futuro volume, sarebbe stato sicuramente più adatto di quelli scelti. Sul retro segnaliamo invece l’assenza del riquadro relativo a Pluto’s Playmate e dell’articolo “The” sul titolo The Flying Jalopy. Il fotogramma di Topolino in versione cacciatore (che non appare mai nel cartoon R’Coon Dawg) è molto celebre ed è stato utilizzato per spille, francobolli e altro memorabilia, nonché su materiale cinematografico d’epoca dedicato a Le avventure di caccia del Prof. De Paperis.

Come si evince dal titolo dell’albo, la storia contenuta è la famosissima Topolino e lo struzzo Oscar (Oscar the Ostrich), storia del 1936 composta da 65 strisce e con una trama per certi versi similare a Topolino e l’elefante già proposta nel quarto volume della collana; soggetto e matite di Floyd Gottfredson, sceneggiatura di Ted Osborne, chine di Ted Thwaites. Anche in Italia la storia uscì nel ’36, in 12 parti sul Topolino giornale, con il titolo Le prodezze dello struzzo Oscar. Completano l’albo dieci tavole domenicali del 1938 di Merrill De Maris (testi) e Al Taliaferro (disegni) raccolte sotto il nome di Mother Pluto (in italiano Pluto chioccia o Pluto e il pulcino ribelle), ispirate all’omonima Silly Symphony di due anni prima, e una dozzina di strisce dedicate al rapporto di Paperino con il suo piccolo aereo (da qui il rimando al corto Il macinino volante) e raggruppate con il titolo Paperino e gli aeroplani, sempre disegnate da Taliaferro, ma stavolta su testi del fidato Bob Karp.

 

In questo volume non c’è spazio per Pippo, dato che anche l’articolo centrale di Carlo Chendi è dedicato a Paperino, così come le strisce finali di Taliaferro. Paperino a passo uno, con il pretesto di narrare la storia del Papero alla marinara, descrive le fasi sommarie del processo di realizzazione di un corto animato, con l’ausilio di alcuni bellissimi bozzetti e model sheet, provenienti da Don Paperino, Caccia alla volpe e I nipoti di Paperino. Chendi ci riporta la testimonianza del grande Jack Hannah a proposito degli spunti di partenza per la creazione di un cartone animato: “Si partiva da una situazione. Per esempio, Paperino vuole fare un picnic in campagna, ma le formiche gli ruberanno il cibo. E se ne tirava fuori tutta la comicità possibile.”
Individuata l’idea, gli schizzi vengono ordinati in uno Storyboard e affidati al regista scelto, che coordinerà il lavoro degli animatori e dei tecnici. Da lì si attivano i vari reparti (Model Department, Effects Department, sonoro, dialoghi, colore, camera…) per portare a termine il cartoon, così come lo vediamo noi sullo schermo.

Non ci siamo dimenticati del quinto ed ultimo pezzo della Disney Legend Collection: come potete vedere dalla foto, stavolta il grazioso keychain è dedicato al cucciolone Pluto e proviene dalla Disneyland californiana, da non confondere con quella transalpina (ricordiamoci che allora l’odierna Disneyland Paris si chiamava EuroDisney). I portachiavi vengono così archiviati e dal successivo volume si passa ad altre sorprese per abbellire i numeri delle Disney VideoParade.

Corti presenti e loro edizione italiana:

L’ORSETTO LAVATORE (R’Coon Dawg; 1951) – Topolino
Narratore: Renzo Stacchi
Topolino: Gaetano Varcasia

IL MACININO VOLANTE (The Flying Jalopy; 1943) – Paperino
VFC: Vittorio Amandola
Ben Rapace: Renzo Stacchi

IL COMPAGNO DI GIOCHI DI PLUTO (Pluto’s Playmate; 1941) – Pluto
Corto presentato nella sua versione originale poiché non dialogato neanche in origine

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