VideoParade vol. 4

Titolo italiano: VideoParade vol. 4
Titolo originale:

Codice: VK 6004
Durata: 22 minuti
Edizione: Febbraio 1993
Distribuzione: Buena Vista Home Video
Tipologia: Editoriale
Box: Trasparente piccolo in plastica rigida
Messaggio antipirateria: BV Home Video
Intro: Apprendista Stregone
Promo iniziali: VideoParade vol. 5.
Promo finali: Assenti.
Contenuto: La vhs contiene una compilation di tre corti classici, uno dalla serie di Topolino, uno da quella di Paperino e l’ultimo da quella di Paperino e Pippo, tutti completi dei loro crediti originali.

Segni particolari: Chiuso il primo terzetto di videocassette, a partire dal quarto volume delle Disney VideoParade il consueto promo iniziale, che anticipa i contenuti dell’uscita successiva, comincia ad acquistare quella che diverrà la sua forma definitiva. Stavolta l’apertura è scandita da un rullo di tamburi opera di Paperino (prendendo in prestito un breve frammento da L’ora della sinfonia, che vedremo appunto nel volume n. 5), il quale lascia subito spazio all’immagine del chiosco-edicola disneyano che abbiamo visto anche nei filmati dei volumi precedenti. Ritornano le anticipazioni dei corti presentate all’interno di una pellicola dai bordi gialli e quelle delle storie a fumetti con i titoli impressi direttamente sul libro. La voce fuori campo è quella che ci accompagnerà per tutte le restanti vhs della collana e che i nostalgici degli anni ’90 ricorderanno con più facilità: stiamo parlando di Natale Ciravolo, che imperverserà anche in altri promo Disney come quello del decimo e dell’undicesimo volume delle Canta con noi, che abbiamo caricato sul nostro canale Dailymotion.

I tre episodi che compongono la compilation vedono come protagonisti Topolino, Paperino, Pippo e anche Pluto: in Topolino e l’elefantino del 1936, per la prima volta in videocassetta, facciamo la conoscenza di Bobo, un simpatico cucciolo di elefante regalato a Mickey dal Raja di Ghaboon…per la gioia di Pluto; Picnic con le formiche del 1948 è l’immancabile cartoon di Paperino, alla prese con un’orda di formiche affamate; il Papero ritorna in Tarzan Pippo del ’46, corto della miniserie Donald & Goofy, dove Paperino rappresenta la spedizione del circo Ajax di Frank Duck, alla ricerca di un uomo selvaggio…con le scarpe da ginnastica! E chi, se non Pippo?
Il doppiaggio del nastro al solito mantiene le classiche voci dei (ri)doppiaggi anni ’90 e questa volta segnaliamo l’apprezzabilissimo ridoppiaggio diretto da Renzo Stacchi per conto della Royfilm sul corto Topolino e l’elefantino, con le voci di Gaetano Varcasia (Topolino) e Vittorio Amandola (Diavolo di Pluto), per la prima volta udibile su videocassetta.

Una simpatica illustrazione di fattura internazionale del trio disneyano (dove, per la verità, Paperino e Pippo hanno uno sguardo un po’…perso) campeggia sulla fascetta e sulla copertina del libro. Possiamo ritrovare quest’immagine sulle cover di alcune videocassette estere dal titolo Mickey & the Gang, una facente parte della collana USA delle Cartoon Classics in edizione con box cartonato. Sul retro sono presenti i titoli originali dei cartoon, anche se quello del corto di Paperino e Pippo è errato: quello corretto è Frank Duck Brings ‘em Back Alive e non “Him” Alive. Il riquadro di Tea for Two-Hundred contiene un’immagine ispirata al corto, ridisegnata su un anonimo sfondo bianco.

Abbiamo un altro caso in cui il titolo del volume cartaceo, e quindi anche quello della striscia principale, si collega direttamente con la trama di uno dei cartoon della videocassetta: Topolino e l’elefantino (originariamente Bobo the Elephant, soggetto e matite di Floyd Gottfredson, sceneggiatura di Ted Osborne e chine di Ted Thwaites) è per ovvii motivi strettamente connesso con il corto Topolino e l’elefantino, probabilmente proprio ispirato alla storia a fumetti del 1934, dove Bobo (il nome del piccolo pachiderma è identico in entrambi i prodotti, nonostante il suo aspetto e carattere siano decisamente diversi) non viene donato a Topolino, ma viene da esso acquistato per errore ad un’asta di pacchi non ritirati. La prima pubblicazione italiana di questa storia risale proprio al ’34, divisa in 13 parti sul Topolino giornale, dal numero 98 al 110. Bobo, stavolta con un aspetto più fedele a quello del corto, appare curiosamente anche nelle ultime strisce di Paperino, che vedono Al Taliaferro alle matite e sceneggiature di Bob Karp (le prime otto strisce sono invece sceneggiate da Homer Brightman), in un aggregato intitolato Paperino “amico” degli animali.

Per la prima volta Carlo Chendi dedica il suo saggio a Quel cucciolone di Pluto, tracciando la storia animata del personaggio a partire dal corto del 1930 Topolino in prigione, dove appaiono per la prima volta due cani-poliziotto con un aspetto molto simile a quello che diverrà di Pluto (Chendi parla in particolare di uno dei due, ma in realtà i modelli animati dei due segugi sono identici). Nell’episodio Il picnic di Topolino, sempre del ’30, Minni possiede un esuberante cucciolone che somiglia moltissimo a Pluto, ma porta il nome di Rover; il suo debutto ufficiale come cane di Topolino avverrà l’anno successivo, ne La prima caccia all’alce, dove Pluto avrà anche una battuta parlata! Un grande contributo alla caratterizzazione del personaggio, che gli varrà l’apertura di una serie personale di corti animati, è stato recato dall’animatore Norman “Norm” Ferguson, del quale si ricorda spesso la sequenza in cui il cucciolone rimane ripetutamente appiccicato ad un foglio di carta moschicida, nell’episodio del 1934 Quel giocherellone di Pluto. Nell’articolo si cita anche la possibile nascita del primo storyboard disneyano, attribuita da Walt a Webb Smith – sceneggiatore del cartoon di cui sopra – proprio durante la fase di creazione di gag basate sul personaggio di Pluto. Dal punto di vista prettamente visivo, possiamo gustare alcuni bellissimi bozzetti, in particolare quello (abbastanza inquietante) che vedete nell’immagine soprastante, realizzato per il cartoon Problemi di ossi.

Anche il numero di Disney oggi di gennaio-febbraio 1993 (supplemento a Disney News n. 53) pubblicizza l’uscita del quarto volume della collana. Nel blister, insieme alla vhs e al libro troviamo il secondo pezzo della Disney Legend Collection: un altro portachiavi in plexiglas dalle fattezze simili al precedente, ma con impressa un’immagine di un elegante Topolino e marchiata EuroDisney, l’odierna Disneyland Paris che allora era stata inaugurata da meno di un anno ed era in piena fase di lancio. Nella pagina Sorpresissime in anteprima! si parla infatti della nascita del celebre parco transalpino. Dato che, come abbiamo segnalato nelle precedenti schede, questi keychain venivano venduti all’interno dei parchi Disney, ne esistevano diverse versioni: di seguito vi mostriamo quello marchiato EuroDisney allegato al volume della collana, ma anche un altro esemplare siglato invece Walt Disney World, recuperabile ai tempi nel parco di Orlando.

Corti presenti e loro edizione italiana:

TOPOLINO E L’ELEFANTINO (Mickey’s Elephant; 1936) – Topolino
VFC: Renzo Stacchi
Topolino: Gaetano Varcasia
Diavolo di Pluto: Vittorio Amandola

PICNIC CON LE FORMICHE (Tea for Two-Hundred; 1948) – Paperino
Paperino: Luca Eliani

TARZAN PIPPO (Frank Duck Brings ‘em Back Alive; 1946) – Paperino & Pippo
Paperino: Luca Eliani
Pippo: Vittorio Amandola

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