VideoParade vol. 1

Titolo italiano: VideoParade vol. 1
Titolo originale:

Codice: VK 6001
Durata: 22 minuti
Edizione: Ottobre 1992
Distribuzione: Buena Vista Home Video
Tipologia: Editoriale
Box: Trasparente piccolo in plastica rigida
Messaggio antipirateria: BV Home Video
Intro: Apprendista Stregone
Promo iniziali: VideoParade vol. 2.
Promo finali: Assenti.
Contenuto: La vhs contiene una compilation di tre corti classici, uno dalla serie di Topolino, uno da quella di Pluto e l’ultimo da quella di Paperino, tutti completi dei loro crediti originali.

Segni particolari: Possiamo considerare la prima collana editoriale di videocassette Disney in assoluto quella licenziata nel periodo 1988-1990, che ripresenta i nastri della prima Serie oro italiana in versione da edicola, con un design più colorato e alcuni cambiamenti nel contenuto (pochi, a dire il vero), oltre a un simpatico libretto di giochi in allegato e talvolta alcuni gadget. Questa collana, denominata Topolino Video Club, riscuote una discreta fortuna, anche grazie ad astuti abbinamenti con fortunati periodici disneyani quali Paperino mese o Colora Disney, perciò nel 1992 la Walt Disney Company Italia decide di sfruttare la scia dell’accostamento fumetto-vhs-gadget e getta le basi per quella che sarà una delle migliori operazioni editoriali degli anni ’90, quasi al pari del successo che registreranno le future Magic English.

Il nome scelto per questa collana mensile è Disney VideoParade, non nuovo per la verità. Esiste infatti una serie di videocassette uscite in Australia negli anni ’90 con la stessa denominazione e contenuto simile, ma quest’ultimi nastri sono una sorta di costola della collana internazionale Cartoon Classics, mentre la nostra raccolta è da considerare a sé stante.
La prima uscita viene lanciata sul mercato a ottobre 1992 al prezzo di 24.900 lire ed è costituita da un volume cartonato, una vhs e un gadget, che in questo caso è rappresentato da un paio di orecchie di Topolino marcate Mickey Mouse Club, simili a quelle che si potevano acquistare nei parchi Disney. Nell’immagine soprastante, direttamente dalle nostre collezioni personali, potete vedere il bellissimo poster da edicola che pubblicizza tale uscita: i due artwork di Topolino e Paperino parrebbero essere ricalchi di disegni originali di fattura italiana, forse opera di Giorgio Cavazzano.
Nelle nostre schede ci occuperemo sia della parte video che di quella cartacea – grazie all’aiuto del nostro Andrea Briganti – e, ove possibile, anche dei gadget allegati.
Ma partiamo intanto dalla videocassetta.

Dopo i consueti messaggi antipirateria, il nastro si apre con un bellissimo promo che pubblicizza la seconda uscita della collana, in uscita il mese successivo. Dalla scintilla del classico Topolino apprendista stregone non nasce l’abituale scritta Walt Disney Home Video, bensì l’immagine di un’edicola in CGI, all’interno della quale spunta il logo della collana. La voce di Francesco Discolo ci espone i tre episodi che andranno a comporre il secondo volume, ovvero Il circo di Topolino, Caccia all’anitra e Pic-nic sulla spiaggia, coadiuvato da brevi spezzoni dei cartoon e dalle Face Card dei personaggi, mentre in sottofondo possiamo ascoltare proprio il tema musicale di Mickey’s Circus. Da notare che il doppiatore elenca i corti con il loro titolo originale in lingua inglese (e così appariranno anche negli elenchi sul retro delle fascette). Ci vengono infine mostrati alcuni libri, sempre in CGI, che dovrebbero simbolicamente rappresentare i volumi cartacei che andranno a comporre la collana. Potete vedere il video sul nostro canale Dailymotion.
La voce fuori campo dei promo iniziali cambierà altre tre volte nelle successive videocassette, così come la struttura dei filmati, i quali si stabilizzeranno definitivamente a partire dal quarto volume.
Dopo il promo, spazio al classico bumper in stile “Apprendista stregone” e al cartello con il logo e il numero del volume della collana VideoParade, su sfondo grigio e privo di sonoro.

Comincia lo spettacolo! Ogni vhs della collana contiene tre stupendi corti classici completi dei loro crediti originali – perciò anche le Title Card sono in inglese – e la scelta d’esordio promette davvero bene: il primo corto è il celeberrimo Topolino e i fantasmi del 1937 (che influenza anche la scelta di proporre la storia a fumetti Topolino nella casa dei fantasmi all’interno del volume cartaceo), a seguire dal 1948 Il sonnellino di Pluto, con un dispettoso Figaro che non vuole permettere al cucciolone di godersi il meritato riposo, per finire con Il giardino di Paperino del 1942, dove il nostro eroe è alla prese con una fastidiosa e affamata talpa, simile a quella già vista l’anno precedente in Una talpa dispettosa, dove l’animaletto aveva però a che fare con Topolino e soprattutto Pluto.
Se gli speakeraggi di cui abbiamo appena scritto sono stati incisi presso studi di doppiaggi milanesi, le voci classiche dei personaggi della Banda Disney sono invece quelle romane note. Le nuove edizioni italiane firmate dalla Royfilm s.r.l. con le voci anni ’90 del Gruppo Trenta trovano spazio in questo primo volume così come in tutti i successivi della collana.

Le illustrazioni utilizzate per abbellire le copertine sia delle vhs che dei libri sono tutte di fattura internazionale, e tutte probabilmente realizzate durante gli anni ’90. Tra l’altro, non sempre sono strettamente legate al contenuto dei volumi…in questo caso abbiamo un artwork che rappresenta Topolino in tenuta casual abbracciato al suo migliore amico Pluto, su uno sfondo verde chiaro. Possiamo ritrovare questa immagine sulle fascette di alcune videocassette estere intitolate Mickey & Company (in Australia) o Micky & Company (in Germania e Austria), talvolta facenti parte della collana Cartoon Classics e talvolta uscite come cassette one shot.
Notiamo come sul fronte della fascetta la dicitura Walt Disney Home Video sia stranamente riportata in basso, probabilmente perché il logo della collana VideoParade, che invece è impresso nella parte superiore, ha già la parola “Disney” al suo interno e quindi l’effetto visivo sarebbe stato un po’ confusionario.
Sulla costina, oltre al titolo e al riquadro con i personaggi già presenti sul fronte, è riportato il numero del volume e il codice VK 6001. Tale codice, diverso dai consueti VI (noleggio), VS (vendita), VP (promozionali) o VJ (cofanetti), è assegnato alle edizioni prodotte per le edicole ed era già apparso nel 1989 a partire dal terzo volume della collana Topolino Video Club, nominata in premessa. Sul retro, utilizzando uno sfondo a forma di pellicola cinematografica, sono elencati i tre corti impressi sul nastro, con i loro titoli originali e una brevissima didascalia descrittiva della trama.

Questa è la prima collana dove i box delle videocassette presentano la dimensione ridotta che diventerà definitiva nel 1997 per le edizioni prodotte per la vendita, anche se in questo caso il box è in plastica trasparente e non nera (anche i box della futura serie Cartoon Mania presenteranno caratteristiche simili). Il motivo della “trasparenza” è semplice: come vedete nella foto soprastante, la fascetta è stampata anche nel lato interno, dove troviamo un’anticipazione dei corti contenuti nella vhs che uscirà in edicola il mese successivo.
Anche lo sticker interno è diverso dalla tipologia che siamo abituati a vedere nel periodo 1992-1995, con il Topolino apprendista stregone a sinistra del logo Walt Disney Home Video: in questa collana è invece il logo delle VideoParade a prendere quasi tutto lo spazio, con il numero del volume e il mese di uscita impressi su un nastro rosso, oltre al codice e alla durata indicati negli angoli in alto.

Il volume cartonato presenta la medesima immagine impressa sulla fascetta della vhs e si intitola Topolino nella casa dei fantasmi e altre storie. La struttura di questi volumi prevede solitamente la divisione in tre o quattro parti: una o due storie a fumetti, un insieme di strisce autoconclusive e un articolo di natura varia scritto da Carlo Chendi, il quale è anche autore delle brevi didascalie descrittive che inquadrano le storie a fumetti. In questo libro abbiamo appunto la storia del 1936 Topolino nella casa dei fantasmi, che ha ispirato il corto animato Topolino e i fantasmi proposto nella vhs, l’insieme di tavole Tutte le manie di Pluto e l’articolo Un papero di nome Donald dedicato a Paperino. Per ricollegarsi al contenuto della videocassetta allegata, spesso i protagonisti dei tre cartoon coincidono con quelli dei fumetti / articoli stampati sul libro, come accade in questo caso.
La storia della villa del Colonnello Bassett infestata dagli spettri, poi “smascherati” dal trio Topolino-Paperino-Pippo, è opera di Floyd Gottfredson (soggetto e matite), Ted Osborne (sceneggiatura) e Ted Thwaites (chine) e la sua prima pubblicazione mondiale avviene sulle strisce dei quotidiani dal 10 agosto del 1936 al 28 novembre dello stesso anno. In Italia la vediamo per la prima volta sul Topolino in formato giornale, pubblicata a tranche dal numero 207 al 222, tra il ’36 e il ’37, dopodiché verrà ristampata una quindicina di volte prima del 1992. Tutte le manie di Pluto è invece il titolo dato ad un insieme di cinque tavole domenicali dedicate al cucciolone Pluto, tutte scritte da Hubie Karp e disegnate da Bob Grant nel 1939.

Gli articoli di Carlo Chendi sono sicuramente uno degli aspetti più interessanti di questa collana di cartonati: nel primo volume il saggio Un papero di nome Donald si concentra sul personaggio di Paperino, dalla sua nascita nel 1934 come compare di Meo Porcello nella Silly Symphony Gallinella saggia, passando per il ruolo di “spalla” di Topolino fino a diventare titolare di una propria serie di cortometraggi meno di tre anni dopo.
Nello stesso anno della sua nascita, Donald appare anche nel cartoon di Topolino Spettacolo di beneficenza (poi restaurato nel ’41): è qui che l’animatore Richard James “Dick” Lundy comincia a lavorare sul personaggio di Paperino e gli dona quella che diverrà la sua caratteristica “posizione d’attacco”, con un pugno proteso in avanti e l’altro che si muove rapidamente su e giù, mentre il Papero saltella furiosamente con il collo proteso in avanti e sbraita contro l’oggetto della sua ira. Nei primi anni ’40 Lundy lascerà la Disney per accasarsi presso gli studi di Walter Lantz, ma nel ’42 Jack Kinney firmerà la regia di una delle più grandi interpretazioni di Paperino, Der Fuehrer’s Face, che valse al cartoon anche un Oscar nel 1943, senza dimenticare l’enorme contributo dato da Jack Hannah al personaggio dalla metà degli anni ’40 e l’immancabile caratterizzazione del grande Clarence “Ducky” Nash, frutto di un’intuizione dello Zio Walt, che assistette quasi per caso al suo provino ai Disney Studios. Nella foto sottostante vediamo un meraviglioso bozzetto preparatorio da The New Spirit, corto di propaganda nel ’42, e un fotogramma proprio da Der Fuehrer’s Face, dove il nostro Papero interpreta una tagliente parodia di un nazista.

Nell’ultima pagina c’è spazio anche per una mini-rubrica intitolata Sorpresissime in anteprima!, con un “cruciverba sotto l’albero” da risolvere per scoprire un fantastico concorso a premi a tema invernale, previsto all’interno del volume successivo.

Corti presenti e loro edizione italiana:
TOPOLINO E I FANTASMI (Loneshome Ghosts; 1937) – Topolino
Fantasmi: Carlo Reali, Raffaele Uzzi, Massimo Rinaldi, Maurizio Fardo
Topolino: Gaetano Varcasia
Paperino: Luca Eliani
Pippo: Vittorio Amandola

IL SONNELLINO DI PLUTO (Cat Nap Pluto; 1948) – Pluto
Corto non doppiato poiché non dialogato neanche in origine

IL GIARDINO DI PAPERINO (Donald’s Garden; 1942) – Paperino
Paperino: Luca Eliani

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