Speciale: #OFFTOPIC – Torna a casa Snoopy

Titolo italiano: Torna a casa Snoopy
Titolo originale: Snoopy, Come Home!

Codice: VF-E 14401
Durata: 77 minuti
Edizione: 1987
Distribuzione: Panarecord
Tipologia: Noleggio / Vendita
Box: Nero grande in plastica morbida
Contenuto: La vhs contiene il film di animazione prodotto nel 1972 e intitolato Snoopy, Come Home!, distribuito nei nostri cinema nel dicembre dello stesso anno con il titolo Snoopy cane contestatore.

Segni particolari: A detta di Charles Monroe Schulz, il creatore dei Peanuts, una delle sue migliori idee fu quella di rendere il personaggio di Snoopy più “umano”, nel 1960: “All’inizio non pensava. Semplicemente abbaiava e correva a quattro zampe ed era un cagnolino simpatico. Non so come abbia cominciato a camminare a due zampe e non so come abbia cominciato a pensare. Ma probabilmente è una delle cose migliori che abbia mai fatto.” (da Conversazione con Charles Schulz, Gary GrothRick Marschall).
Ma Snoopy è anche un personaggio molto ingombrante, perciò non fu semplice lasciare il dovuto spazio agli altri personaggi delle strisce. Una piccola eccezione alla regola è il secondo lungometraggio cinematografico dei Peanuts, dedicato quasi interamente al bracchetto, dal titolo Snoopy, Come Home! e uscito nel 1972, come seguito del successo A Boy Named Charlie Brown. Purtroppo gli incredibili incassi della prima pellicola non verranno replicati e il film non riuscirà nemmeno a coprire la metà del budget speso per la sua realizzazione.

In Italia, come accaduto ad Arriva Charlie Brown nel 1970, la titolazione del film ha seguito una strada un po’ scoscesa. Al cinema, nel dicembre ’72, il lungometraggio fu presentato con il fantasioso titolo Snoopy cane contestatore (forse per paura di richiamare troppo il celebre Torna a casa, Lassie?), sfruttando l’attitudine anticonformista del protagonista e i continui tentativi di infilarsi in luoghi nei quali l’accesso ai cani è vietato. Con questo titolo però vanno a perdersi il senso della trama e la fedeltà a quello originale, perciò per l’edizione in videocassetta del 1987 e le trasmissioni televisive si opta per un più fedele Torna a casa Snoopy…per poi fare marcia indietro e tornare al primo titolo italiano in occasione della distribuzione del film in DVD.
L’editore Milano Libri nel ’74 non si fa sfuggire l’occasione di pubblicare un altro libro contenente le illustrazioni del cartoon – come già fatto per il primo film – chiamandolo con un nome ancora diverso, traduzione letterale dell’originale: Snoopy, torna a casa!. Nel volume vengono “ammorbiditi” alcuni aspetti della pellicola, in modo da renderlo – purtroppo, a nostro avviso – un prodotto più adatto per un pubblico di bambini.

La prima edizione per l’home video italiana è sempre distribuita dalla Panarecord per la CBS / Fox Video ed esce nel medesimo periodo di Arriva Charlie Brown (curiosamente con un codice numerico antecedente, come se il secondo lungometraggio fosse stato censito prima) e con lo stesso design, in modo da pubblicizzare entrambe le videocassette in coppia. Stavolta la didascalia sul retro, dove appare nuovamente un fotogramma dal film utilizzato per la locandina italiana, è fortunatamente meno generica. Purtroppo però la scelta della fascetta è ancora una volta discutibile, con un’illustrazione proveniente da una striscia originale – per nulla pertinente col film – nella quale uno Snoopy in costume da bagno si accinge a tuffarsi nella sua ciotola, trovandoci Woodstock (questa è la sua prima apparizione animata) già impegnato a fare snorkeling.

Il master presenta una novità rispetto a quello del precedente film: i cartelli d’epoca in italiano. Il primo ad apparire è nei titoli di testa ed esplicita la produzione ancora una volta di Bill Melendez e Lee Mendelson, ma stranamente subito dopo ritornano sullo schermo i titoli originali, ai quali è stato aggiunto il sottotitolo in sovraimpressione Torna a casa Snoopy su un fermo immagine. I crediti originali continuano fino alla fine della sigla, dove vengono presentati tutti i personaggi principali. L’aspetto più curioso è che durante lo svolgimento i cartelli d’epoca in italiano tornano a farsi vivi e così anche nei meravigliosi titoli di coda, dei quali parleremo tra poche righe.
L’idea che ci siamo fatti è che il cartello cinematografico del titolo italiano recitasse Snoopy cane contestatore e per non “sbugiardare” il titolo scelto per la distribuzione home video si sia preferito ometterlo e sostituirlo col fermo immagine di cui sopra. Non avendo però visto il film al cinema all’epoca si tratta solo di una supposizione; quello che è certo è che il sottotitolo, utilizzato anche per alcune trasmissioni televisive, è stato inserito ex novo.

Alcuni cartelli in italiano sono fantastici, come la lettera dettata da Snoopy al segretario Woodstock per lamentarsi del divieto di accesso ai cani sulla spiaggia (la voce fuori campo che detta la missiva è doppiata in italiano da Liù Bosisio e si rivela l’unica eccezione al “mutismo” del bracchetto), oppure i bigliettini della fortuna consultati al Luna Park da Charlie Brown e Piperita Patty. Una piccola stranezza è invece dettata dal fatto che spesso la voce fuori campo del personaggio di turno non legge direttamente quello che vediamo sullo schermo, ma la reinterpreta a modo suo! Ad esempio, il biglietto che riceve Charlie Brown al parco giochi recita “Scordatelo, amico!”, ma lui legge invece “Lascia perdere, figliolo!”.

Come si evince facilmente dal titolo originale, Snoopy si rende protagonista di una rocambolesca fuga dai suoi amici, causata da una lettera inviata dalla bionda Lila, che Charlie Brown scoprirà essere la sua precedente padrona, la quale si trova ora all’ospedale bisognosa di compagnia. Il bracchetto, reduce da alcuni diverbi con gli altri ragazzi, si convince a partire insieme a Woodstock per raggiungere l’ospedale, incontrando mille difficoltà: l’accesso ai cani è vietato sui mezzi pubblici, il passaggio dal fiume è sconsigliato, la piccola e pestifera Clara lo vuole come cane da compagnia…ma alla fine Snoopy raggiungerà Lila e dovrà decidere se rimanere con lei o tornare dal buon vecchio Charlie Brown. Ancora una volta la trama si compone di gag e vicende già narrate su strisce a fumetti, ma possiamo notare come il personaggio di Piperita Patty abbia un ruolo molto più importante rispetto al cameo della pellicola antecedente, mentre Violet, Frieda, Pigpen, Shermy e Patty appaiono solo alla festa d’addio organizzata in onore del bracchetto.

Anche stavolta l’adattamento italiano è curato da Roberto De Leonardis e ne abbiamo conferma dai fantastici crediti finali, dove ancora una volta vengono mostrati artwork dei numerosi animatori (e non solo) che hanno lavorato al film. Il doppiaggio è stato eseguito negli stabilimenti Fono Roma con le voci della C.V.D. su direzione di Fede Arnaud. La colonna sonora stavolta non è opera di Vince Guaraldi, ma per ottenere un risultato più vicino ad un film di animazione e che non sembrasse un semplice special televisivo di durata maggiore, i produttori si rivolgono ai gloriosi fratelli disneyani Robert e Richard Sherman, i quali compongono brani di tutto rispetto, tradotti in italiano da PERTITAS e Cino Tortorella. Le canzoni sono intepretate dal coro del M° Pietro Carapellucci con la partecipazione di un’altra personalità cara agli amanti di Walt Disney, Gianna Spagnulo, che canta magistralmente il malinconico tema della piccola Lila.

Grazie a questi bellissimi crediti le voci italiane sono note e del tutto differenti da quelle del primo film, se escludiamo lo stesso Melendez sui versetti di Snoopy e anche di Woodstock, lasciati in originale, con la piccola eccezione che abbiamo descritto alcune righe sopra. Stavolta i doppiatori non sono anagraficamente dei ragazzini e la loro età varia dai ventiquattro ai trentacinque anni, con l’esclusione di Isa Di Marzio che ai tempi aveva superato di poco i quaranta. L’attrice doppiava Lucy Van Pelt in Arriva Charlie Brown mentre qui lascia il posto ad Alida Cappellini e si sposta invece sull’odiosa Clara. La già nominata Bosisio prende per mano Charlie Brown, Melina Martello è la dolce Lila, mentre un ottimo Edoardo Nevola dà voce sia a Linus che a Schroeder; le poche battute di Frieda sono invece di Ada Maria Serra Zanetti, della quale è stato omesso il secondo nome nei crediti.
Se ci permettete un parere personale, troviamo poco adatta la caratterizzazione molto “bambinesca” di Solvejg D’Assunta su un maschiaccio come Piperita Patty e avremmo trovato più consono uno scambio di ruoli con Livia Giampalmo, la quale invece intepreta invece una Sally più giovane degli altri amici.

Anche questo nastro verrà rieditato direttamente dalla CBS / Fox Video Italia nel dicembre 1990 per la serie Silver & Gold (stesso master) e un’ultima vhs verrà distribuita nell’ottobre del 2002 dalla Paramount Home Entertainment insieme al DVD, entrambi contenenti il master internazionale privo di cartelli italiani. La particolarità è che, mentre il dischetto ripristinerà il titolo cinematografico italiano, sulla cassetta con la stessa cover verrà impresso invece Snoopy torna a casa.

Edizione italiana:

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