Speciale: #OFFTOPIC – Il grillo parlante torna in città

Titolo italiano: Il grillo parlante torna in città
Titolo originale: Mr. Bug Goes to Town

Codice: MW01
Durata: 90 minuti
Edizione: 1995
Distribuzione: Movies from the World
Tipologia: Vendita
Box: Nero grande in plastica rigida
Contenuto: La vhs contiene il film di animazione prodotto nel 1941 dai fratelli Max e Dave Fleischer dal titolo Mr. Bug Goes to Town, trasmesso sul piccolo schermo nel nostro paese col titolo Hoppity va in città. In questa edizione home video il titolo è stato riadattato in Il grillo parlante torna in città.

Segni particolari: C’è un vero e proprio alone di mistero attorno a questa videocassetta e abbiamo deciso di dedicarle una speciale scheda #OFFTOPIC anche per questo. Tanto per cominciare, non abbiamo notizie di questa fantomatica etichetta chiamata Movies from the World, con allora sede a Milano in via Gadames, se non tramite un paio di videocassette. E dire che questa label si fregia di un logo e di un bumper ben curati – con il solo difetto di riportare da una parte “Movies” e dall’altra “Movie”, creando confusione sulla sua denominazione corretta – e anche il design della copertina è piuttosto di qualità (apprezziamo molto i titoli “dorati”). Anche il bollino del prezzo, che ci rivela come questa vhs fosse venduta al pubblico al prezzo di 29.900 Lire, è ben fatto.

Parlando proprio della fascetta, un altro aspetto oscuro è la presenza di due differenti versioni di essa, con la medesima struttura ma degli artwork dissimili sia sul fronte che sul retro, come potete vedere dalle scansioni in alto: ci siamo lanciati nell’ipotesi che una delle due versioni fosse una ristampa, ma non abbiamo trovato alcun elemento per confermare queste nostre teorie. A parte le illustrazioni, l’unica differenza tra le due cover è proprio la denominazione della label stampata sulla parte inferiore del fronte: “Movies” from the World in una fascetta e “Movie” from the World nell’altra.

L’immagine soprastante ci rivela un’altra particolarità di questo nastro datato 1995. Dopo il messaggio antipirateria e il bumper dell’etichetta, si apre un cartello a scorrimento su sfondo azzurro, letto dalla voce di Vittorio Bestoso, in cui ci vengono presentati dei punti salienti dello spettacolo che stiamo per vedere, con tanto di cartello finale di “buona visione e…buon divertimento” firmato L’Editore. Tralasciando alcune inesattezze (oltre a scrivere Betty Boop con una sola “o”, viene specificato che il film è firmato come registra dal solo Max Fleischer, mentre nei crediti iniziali vediamo come sia Dave a firmare la regia, mentre Max figura alla produzione), le ultime note ci rivelano che questa videocassetta doveva essere “il primo numero di una collana di Home-Video che proporrà nel futuro ancora molte pietre miliari della Storia del Cinema”, promessa che non sappiamo se sia stata effettivamente mantenuta. Oltre a quello oggetto della presente scheda e ad un secondo volume, non abbiamo infatti ad oggi mai visto ulteriori nastri usciti sotto questa label, anche se ovviamente questo non vuol dire che non esistano o siano esistiti.
Il film scelto per inaugurare questa collana è Il grillo parlante torna in città, fantasioso titolo italiano acchiappa-bambini (forse per il rimando al personaggio del romanzo di Carlo Collodi e alla sua versione disneyana) attribuito alla pellicola opera dei fratelli Max e Dave Fleischer Mr. Bug Goes to Town, che già era apparsa sul piccolo schermo italiano con il titolo Hoppity va in città: sulla Rai in bianco e nero il 6 gennaio 1975 – poi replicato a Natale dello stesso anno – e su Fininvest / Mediaset, a colori e all’interno del celebre programma Bim Bum Bam, il 28 marzo 1982.

Nel 1940, reduci dalla fresca uscita del loro primo lungometraggio I viaggi di Gulliver, distribuito in videocassetta in Italia da parecchie label (Technofilm, Avofilm, Stardust e chi più ne ha più ne metta), i Fleischer Studios mettono in lavorazione un secondo lungometraggio cinematografico, ispirandosi al libro La vita delle api scritto nel 1901 dal poeta belga Maurice Maeterlinck, ma proponendo come insetto protagonista una cavalletta di nome Hoppity. La pellicola esce con il titolo Mr. Bug Goes to Town, un gioco di parole che rimanda al film Mr. Deeds Goes to Town con Gary Cooper, ma il titolo viene cambiato per l’esportazione nel Regno Unito, dove il suddetto film non era molto conosciuto e quindi il rimando avrebbe perso il suo senso, ma soprattutto il termine “Bug” aveva un’accezione negativa: il titolo diviene così Hoppity Goes to Town (ri-titolato nuovamente in Bugville per alcune riedizioni) ed è in questa versione che è stato impresso nella nostra cassetta. La distribuzione del lungometraggio ad opera della Paramount Pictures, inizialmente prevista per la fine del 1941, slitta all’anno successivo probabilmente per l’impatto generale dell’entrata degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale, o magari per distanziarsi temporalmente dall’uscita del Classico Disney Dumbo avvenuta nell’ottobre dello stesso anno (qui la fonte). Purtroppo il film non sarà un successo, con ogni probabilità anche a causa del conflitto mondiale, e i suoi incassi non riusciranno a coprire nemmeno il budget speso per la sua realizzazione, scagliando un duro colpo alle finanze dei Fleischer Studios.

La cavalletta Hoppity è il protagonista di questo grazioso film, che si apre con il suo ritorno a New York (fantastici i classici fondali “cittadini” opera dei Fleischer) dopo una lunga assenza. Lì ritrova gli amici di Bugville in una situazione difficile: il recinto che delimitava il giardino dove gli insetti vivono è caduto e gli umani calpestano e giocano sul prato, rendendo la vita dei minuscoli abitanti impossibile. Il truce scarafaggio Beagley Beetle, che ha adocchiato la dolce Honey, figlia di Mr. Bumble, tiene in scacco il calabrone promettendo di trovare una sistemazione più sicura a tutti gli insetti in cambio della mano di Honey, innamorata invece di Hoppity e riluttante all’idea di sposarsi con il furfante. [ATTENZIONE: SPOILER] La cavalletta protagonista si mette quindi alla ricerca di un luogo quieto dove trasferire l’intera comunità, trovandolo nel rigoglioso giardino del compositore Dick Dickens e della moglie Mary, in perenne bolletta ma in attesa di un assegno da parte dell’editore di Dick (stesso nomignolo del figlio di Max Fleischer, Richard). Una serie di fraintendimenti e il mancato arrivo dell’agnognato assegno mettono Hoppity in cattiva luce agli occhi degli insetti, mentre Mr. Bumble si trova costretto ad accettare la proposta di Beagley Beetle e Honey si “sacrifica” per il bene della comunità. Un colpo di scena metterà le cose a posto un attimo prima del fatidico “sì”: l’assegno, boicottato dallo scarafaggio e dagli scagnozzi Swat e Smack, giungerà al destinatario grazie ad Hoppity e sia Dick e Mary che la comunità di insetti troveranno una nuova bellissima dimora…sulla cima di un enorme palazzo! [FINE SPOILER]

Nella versione impressa nel nastro possiamo ascoltare un doppiaggio italiano differente da quello realizzato per la messa in onda sul piccolo schermo negli anni ’70: questo ridoppiaggio è stato realizzato a Milano probabilmente dopo il 1987 e anche i nomi di alcuni personaggi sono stati “tradotti” nella nostra lingua. Swat e Smack, gli scagnozzi di Beagley Beetle (voce di Maurizio Scattorin), diventano Ciccio Zanzara e Mario il Moschino (doppiati dalla scoppiettante coppia Giorgio MelazziRiccardo Peroni), mentre Mr. Bumble (è Antonio Paiola) è tradotto in Mister Bombo. Il burbero Luca Lumaca è interpretato dall’omonimo Luca Semeraro, la dolce Honey è Dania Cericola, mentre la voce del protagonista Hoppity è quella di Flavio Arras. Segnaliamo anche la voce fuori campo di Marco Balzarotti che “traduce” tutti i cartelli presenti nel film e un cameo dell’indimenticato Paolo Torrisi nei panni della piccola Ape Scout.

Come vedete dalla fascetta soprastante, il film è uscito in Italia anche in formato dvd nel 2009 per l’etichetta Mosaico Media, con il titolo Hoppity va in città. Sapete che solitamente non ci occupiamo di dischetti sul nostro sito, ma ci sembrava corretto segnalarne l’esistenza in questa speciale scheda. All’interno del disco è presente il lungometraggio con due cartelli statici italiani, il cui carattere somiglia molto a quello usato tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80 per i cartelli della società di doppiaggio Mops Film fondata da Willy Moser, perciò potrebbero risalire forse alla trasmissione televisiva dell’82 sull’allora Fininvest. Nel cartello finale leggiamo “una produzione N.T.A.”, sigla che sta per National Telefilm Associates Inc., società che aveva acquisito i diritti del prodotto negli anni ’50 insieme a quelli di parecchi altri cortometraggi prodotti dai Fleischer Studios (ricorderete probabilmente il logo NTA su sfondo rosso all’inizio dei corti Fleischer presenti in diverse vhs editoriali uscite negli anni ’90) e che ha redistribuito la pellicola con il nuovo titolo. Ma non è finita: invece di utilizzare il doppiaggio italiano contenuto nella vhs è stato recuperato quello C.V.D. risalente al 1975, con nomi del calibro di Wanda Tettoni, Roberto Bertea e Liliana Sorrentino.

Possiamo quindi concludere la nostra analisi confermando l’esistenza di almeno due doppiaggi italiani differenti per questo film e ringraziando calorosamente l’amico Matteo F. per l’aiuto nella ricerca di informazioni storiche e nel riconoscimento delle voci dei personaggi, oltre che a tutti gli utenti del forum di Antonio Genna per le integrazioni e le correzioni sulle varie edizioni italiane.

Edizione italiana:

VFC intro: Vittorio Bestoso

– IL GRILLO PARLANTE TORNA IN CITTA’ (Mr. Bug Goes to Town, 1941)
VFC: Marco Balzarotti
Sig. Bombo: Antonio Paiola
Sig.ra Coccinella: Caterina Rochira
Honey: Dania Cericola
Ape Scout: Paolo Torrisi
Luca Lumaca: Luca Semeraro
Mario il Moschino: Riccardo Peroni
Ciccio Zanzara: Giorgio Melazzi
Beagley Beetle: Maurizio Scattorin
Hoppity: Flavio Arras
Sig. Gesualdo:
Mary Dickens: Elisabetta Cesone
Dick Dickens: Ivo De Palma
Parroco: Marco Balzatotti
Altre voci: Ivo De Palma, Dania Cericola

 

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