Speciale: #OFFTOPIC – Arriva Charlie Brown

Titolo italiano: Arriva Charlie Brown
Titolo originale: A Boy Named Charlie Brown

Codice: VF-E 14402
Durata: 85 minuti
Edizione: 1987
Distribuzione: Panarecord
Tipologia: Noleggio / Vendita
Box: Nero grande in plastica morbida
Contenuto: La vhs contiene il film di animazione prodotto nel 1969 dalla Cinema Center Films dal titolo A Boy Named Charlie Brown, distribuito nei nostri cinema nel settembre 1970 con il titolo Arriva Charlie Brown.

Segni particolari: Peanuts, nella nostra lingua noccioline. Ma anche piccolezze, cose di poco conto. Un nome che Charles Monroe Schulz non ha mai sopportato e che gli fu imposto dalla United Feature Syndicate nel 1950 per le sue tavole chiamate originariamente Li’l Folks, con protagonisti dei semplici bambini, ma con pensieri e teorie decisamente più mature per la loro età. Il resto è storia: il bracchetto Snoopy, la scorbutica per eccellenza Lucy Van Pelt e il fratello Linus coperta-dipendente, Schroeder e il suo pianoforte, Sally, Pigpen, Violet, Frieda…e ovviamente, il buon vecchio Charlie Brown. Sissignore, il buon vecchio Charlie Brown, o meglio il bambino dalla testa rotonda.

La prima pubblicazione italiana edita dalla Milano Libri, Arriva Charlie Brown!, risale al 1963 e non è un caso che il primo film cinematografico dedicato ai Peanuts, A Boy Named Charlie Brown, sia stato liberamente tradotto nella nostra lingua proprio con lo stesso titolo. Per la verità il lungometraggio non è la prima apparizione a cartoni di Snoopy e compagni. Alcune animazioni dei Peanuts vengono inserite in un breve documentario del ’63 prodotto da Lee Mendelson e chiamato proprio A Boy Named Charlie Brown (che poi diviene il titolo del primo film), ma il vero e proprio debutto avviene sul piccolo schermo nel dicembre del 1965 con uno special televisivo natalizio commissionato dalla Coca-Cola Company, A Charlie Brown Christmas, rilasciato dalla tv italiana quattro anni più tardi con il titolo Buon Natale, Charlie Brown! e riproposto varie volte nei decenni successivi con un nuovo doppiaggio. Questo special in Italia funge quasi da “apripista” per la pellicola che arriva nei cinema pochi mesi più tardi, accompagnata da un’altra pubblicazione a tema, un cartonato dal titolo Arriva Charlie Brown al cinema – ancora edito dalla Milano Libri – con la trama del film adattata per la carta stampata, non in formato di strisce ma di semplici illustrazioni a tutta pagina accompagnate dal racconto e dai dialoghi dei personaggi. Eccolo in foto dalle nostre collezioni personali.

L’unica persona di cui Schulz si fida per trasportare i suoi amati personaggi dalla carta agli schermi di tutto il mondo è José “Bill” Cuauhtémoc Melendez, animatore con un bel curriculum alle spalle ricco di collaborazioni per corti e lungometraggi prodotti da Walt Disney, Warner Bros. e United Productions of America (UPA). Melendez produce anche il lungometraggio in associazione con la società di Mendelson e con la Cinema Center Films (divisione cinematografica della società televisiva CBS), oltre a dar voce a Snoopy. La pellicola è un successo al botteghino e viene licenziata in molti paesi, tra i quali l’Italia dove la Titanus si occupa della distribuzione sul grande schermo; come detto, il titolo cinematografico scelto per il nostro paese è Arriva Charlie Brown, probabilmente proprio per omaggiare la prima pubblicazione italiana delle strisce a fumetti. Oltre a svariate trasmissioni sul piccolo schermo, tra gli anni ’80 e gli anni 2000 sono diverse le edizioni in videocassetta del film, ma la prima etichetta a licenziare il nastro in Italia nel 1987 è la mitica Panarecord, ai tempi distributore ufficiale della CBS / Fox nel nostro paese. Possediamo un poster-catalogo d’epoca con le migliori proposte per l’home video della serie Panarecord Cartoons in cui viene pubblicizzato il nastro del film in coppia con Torna a casa Snoopy.

Uno dei tanti motivi per i quali abbiamo deciso di trattare di questo film in questo speciale #OFFTOPIC è il doppiaggio italiano, curato dal grande Roberto de Leonardis con la sua società Royfilm S.r.l., aspetto che vediamo come una sorta di punto di interconnessione con l’animazione disneyana giunta nei cinema italiani in quegli anni. L’adattamento utilizza alcuni stratagemmi per rendere più fruibili al nostro pubblico alcune usanze americane poco conosciute nel Belpaese: l’esempio più lampante è la gara di spelling alla quale Charlie Brown partecipa, divenuta nella nostra edizione una gara di “parole difficili”, dove i partecipanti non devono sillabare i complicati termini, bensì spiegarne il loro significato (curiosamente nel volume di cui abbiamo parlato all’inizio il torneo di spelling rimane tale e quale).
Ad eccezione di Isa di Marzio sulla coppia Lucy Van Pelt – Patty (da non confondere con l’altra Patty, Piperita) e Flora Carosello che interpreta Frieda e Pig Pen, si sceglie di seguire la linea guida originale, ovvero quella di affidare le voci di alcuni personaggi ad attori anagraficamente molto giovani, in modo da ottenere una resa più credibile, dato che tutti i character – Snoopy a parte, of course – sono bambini. Maurizio Ancidoni, ai tempi poco più che undicenne e conosciuto per lo sceneggiato Rai Le avventure di Ciuffettino, è il protagonista Charlie Brown, mentre a Loris Loddi, di un anno più grande e già voce di Mowgli nel disneyano Il libro della giungla, viene affidato Linus (fonte antoniogenna.net).
Il delizioso e malinconico tema musicale che apre la pellicola si intitola semplicemente Charlie Brown, è cantato in italiano da Johnny Dorelli (in originale da Rod McKuen) su testi di Daniele Pace ed inciso su dischi CGD.

Il lungometraggio unisce alcune celebri strip di Schulz realizzate durante gli anni ’60, dalla pedana del lanciatore di baseball ricoperta di margherite (nel film divenuti denti di leone) ai difetti del povero Charlie Brown mostrati su diapositiva dalla psicologa Lucy, fino al fulcro del film, ovvero la gara di parole difficili di cui accennavamo poche righe sopra. Il nostro eroe partecipa tra lo scetticismo del suo gruppo per dimostrare di non essere un perdente cronico, passando le selezioni e arrivando addirittura a competere per il torneo nazionale. Riuscirà a portare a casa il primo premio? La trama è intervallata dagli spezzoni musicali jazz di Vince Guaraldi conditi sullo schermo da sequenze animate quasi “ipnotiche”, quali la sonata di pianoforte di Schroeder o le scorribande immaginarie di Snoopy, che sogna di andare a caccia del Barone Rosso e di partecipare ad un’improbabile partita di hockey su ghiaccio. Nel film appare in un brevissimo cameo il personaggio di Piperita Patty, nata dalla penna di Schulz pochi anni prima.

Il master della videocassetta purtroppo non presenta i titoli italiani d’epoca e taglia i cartelli originali della produzione Cinema Center Films e della distribuzione a cura National General Pictures, questi ultimi due fortunatamente ripristinati nelle edizioni in DVD; abbiamo invece all’inizio e alla fine del nastro il classico bumper targato Panarecord con tanto di indimenticabile jingle e messaggio antipirateria, seguito da un altro breve bumper della CBS Fox Video.
C’è anche un’altra particolarità nel master: un pastrocchio sonoro simile a quello visto nel finale di Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta. Il brano centrale dove Charlie Brown e Linus mettono in rima le parole difficili studiate sul vocabolario e fantasticano sull’eventuale vittoria del primo premio (geniale l’adattamento italiano, dove viene nominata addirittura la Rai!) presenta un errore di missaggio. Probabilmente l’audio italiano d’epoca della seconda parte della canzoncina è andato perduto, perciò per non lasciare buchi è stata appiccata una porzione di audio di poco successiva, col risultato che mentre sullo schermo i due amici ballano e cantano, il nostro orecchio sente fuori sync i partecipanti della gara sciorinare il significato di alcuni paroloni. Questo errore viene trascinato anche nella riedizione in vhs del dicembre 1990 – distribuita direttamente dalla CBS / Fox Video Italia per la serie Silver & Gold – mentre nella versione in DVD del 2002, licenziata dalla Paramount Home Entertainment (insieme ad un’ultima edizione su nastro dove viene sostituito il titolo italiano con uno filologicamente errato ma più fedele all’originale: Un bambino di nome Charlie Brown), la questione è stata “corretta” ripetendo per due volte lo stesso passo del brano musicale, grazie ad un taglio di audio effettuato tramite l’uso di un’accetta.

Fantastici i crediti finali, con la proposizione delle immagini di alcuni membri del team che ha lavorato alla pellicola, tra i quali spiccano i nomi degli animatori Don Lusk e Bob Carlson, che avevano lavorato per molti anni con Walt Disney, lasciando la società alcuni anni prima per raggiungere altri lidi.
Un po’ infelice a nostro avviso la scelta dell’illustrazione sulla fascetta italiana, prelevata sicuramente da una striscia a fumetti ma povera e con un abbinamento di colori palesemente errato (i colori del cielo e della t-shirt di Charlie Brown sono assurdamente invertiti). Sul retro abbiamo invece uno scorcio di un fotogramma della pellicola utilizzato anni prima per realizzare la locandina cinematografica italiana, accompagnato da una didascalia molto generica che non anticipa assolutamente niente della trama del film. La durata è stata stimata in 85 minuti circa, ma per essere pignoli il solo cartoon non raggiunge nemmeno gli 80.

Edizione italiana:

  • ARRIVA CHARLIE BROWN (A Boy Named Charlie Brown; 1969)
    Lucy Van Pelt: Isa Di Marzio
    Linus Van Pelt: Loris Loddi
    Charlie Brown: Maurizio Ancidoni
    Frieda: Flora Carosello
    Schroeder:
    Patty: Isa Di Marzio
    Violet:
    Pig Pen: Flora Carosello
    Sally Brown:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

error: Content is protected !!