Speciale: #SENZALICENZA – Paperino (Donald Duck) & Company

Dopo quasi tre anni e mezzo dalla nascita del progetto VHSWD, ci siamo decisi (onestamente dopo molti dubbi) ad aprire sul sito un piccolo spazio dedicato alla videocassette Disney – o contenenti materiale Disney – non ufficiali. Per l’occasione abbiamo scelto il simpatico ed esplicativo hashtag #SENZALICENZA ed una variante dedicata del nostro logo. Abbiamo già anticipato qualcosa di questa vhs all’interno dell’ultima puntata della nostra rubrica Sento le voci, adesso entreremo nel dettaglio.

Titolo italiano: Paperino (Donald Duck) & Company
Titolo originale:

Codice: W 001
Durata: 60 minuti
Edizione: Presumibilmente 1991
Distribuzione: Walkman S.r.l.
Tipologia: Editoriale / Promozionale
Box: Nero grande in plastica rigida
Contenuto: La vhs contiene una compilation di otto corti: tre Disney, tre Warner, uno Metro-Goldwin-Mayer e uno Paramount, tutti ridoppiati in maniera non ufficiale (ad eccezione di quello di Tom & Jerry, praticamente non dialogato nemmeno in origine) e con le colonne sonore rimaneggiate, utilizzando temi musicali provenienti da altri cartoon.

Segni particolari: Partiamo subito col precisare che non è nostra intenzione ufficializzare un prodotto del genere o affibbiargli un ipotetico valore monetario: Paperino (Donald Duck) & Company è una videocassetta non ufficiale, prodotta senza licenza Disney e tale per noi rimarrà. Questo però non vuol dire che sia da buttare, anzi. A nostro avviso è invece interessante per più di un aspetto, perciò abbiamo deciso di parlarne.
Alla fine degli anni ’80 negli USA vengono distribuite alcune videocassette non Disney con custodia cartonata, sulla cui cover sono presenti illustrazioni che scimmiottano il personaggio di Paperino: in queste vhs sono spesso presenti tre corti disneyani: The spirit of ’43, L’orso pescatore e Susie la piccola coupé blu. Attualmente The spirit of ’43, corto di propaganda anti-nazista realizzato per sensibilizzare il popolo americano sul tema delle tasse, necessarie per finanziare la guerra e fronteggiare il nemico nazista, è caduto nel pubblico dominio, dato che lo sono tutti i film realizzati per qualsiasi governo degli Stati Uniti (fonte), perciò molti distributori, dopo più di quarant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, hanno approfittato della situazione per infilare dei prodotti Disney in videocassette di infima qualità. Resta da capire perché insieme al corto di propaganda filo-americana siano finiti in queste cassette anche i personaggi di Susie e Humphrey: pare che per un certo periodo anche i due episodi nominati, insieme a Topolino e lo scienziato pazzo e a Minnie’s Yoo-Hoo (breve animazione musicale in b/n realizzata nel 1930 appositamente per i Club di Topolino sparsi in tutto il mondo), siano caduti nel pubblico dominio per motivi a noi sconosciuti, dato che i primi due cartoon sono stati addirittura inclusi in alcuni dvd nei primi anni 2000.

La Walkman S.r.l., società con sede a Roma che si è occupata di distribuire videocassette di animazione, musicali e non solo (anche sotto altri fantasiosi pseudonimi: Scabar, Europa Cine Tv, Italia Communication…), ma prima ancora film cinematografici con il nome Cinepatrizia (l’amico Carlo ci segnala che il regista Luca Damiano, al secolo Franco Lo Cascio, e lo sceneggiatore Diego Spataro fossero legati a tale società), a inizio anni ’90 pare essersi ispirata proprio a questa situazione per pubblicare un nastro analogo a quelli americani, dove i tre corti Disney vengono abbinati ad altri cartoon di diverse case di produzione.
L’aspetto interessante è che The spirit of ’43 non è mai stato distribuito dalla Disney in Italia (la pubblicazione del dvd Disney Treasures: On the Front Lines nel nostro paese è ormai pura utopia) e di conseguenza non è mai stato doppiato ufficialmente nella nostra lingua. Ufficialmente. Perché, sempre rimanendo nell’ambito del mercato non ufficiale, il corto con protagonista Paperino esiste in italiano con ben due differenti doppiaggi “pirata”! Il primo è presente in questa cassetta (qui il video a cura dell’utente YouTube Goku Shenron), mentre il secondo è stato realizzato per essere incluso in un nastro della collana Cartoon Mania edita, sempre negli anni ’90, dal Gruppo Logica 2000 (qui il video con l’altro doppiaggio non ufficiale, caricato dal canale YouTube Sequenze Tv).

Il nastro si apre con il cartello a dir poco amatoriale che vedete in alto, con il titolo della cassetta Paperino (Donald Duck) & Company appiccicato su uno sfondo azzurro, mentre in sottofondo campeggia il classico tema dei Looney Tunes, The Merry-Go-Round Broke Down. Cominciamo bene.
Il primo cartoon della lista Lo spirito del ’43 – giusto per tradurlo in italiano – è presentato con i suoi crediti iniziali e finali, anche se la colonna originale è sostituita dal tema musicale dei corti di Gabby, personaggio nato dalla mano dei fratelli Fleischer nel lungometraggio del 1939 I viaggi di Gulliver e diventato protagonista di una manciata di episodi tra il ’40 e il ’41. Questa incalzante musichetta, che ha ben poco a che vedere con il cupo tema del cartoon disneyano, ci accompagnerà per tutta la durata del corto, per la gioia dei nostri orecchi. La qualità video del master è davvero pessima, senza contare che il copione del doppiaggio italiano si mantiene parecchio sul vago, nonostante nel cartoon siano presenti espliciti riferimenti al nazismo (vedi immagine) e alla Seconda Guerra Mondiale. Ecco un piccolo esempio, dove viene eliminato il richiamo al Führer e all’imperatore giapponese da parte del narratore, in italiano Giuliano Santi:

VERSIONE ORIGINALE
VFC: “…this year, thanks to Hitler and Hirohito, taxes are higher than ever before.”

DOPPIAGGIO WALKMAN
VFC: “…quell’anno ogni contribuente americano doveva pagare un’imposta sul reddito molto più alta di tutti gli anni precedenti.”

Santi dà voce anche al papero scozzese, mentre Paperino e il terzo personaggio sono entrambi interpretati dall’habitué Sergio Luzi.
In basso a destra spicca un piccolo logo in sovrimpressione, del tutto simile al disneyano WD presente sulle videocassette Disney ufficiali dal 1988 in poi, ma con le lettere WK. Questa sigla rimarrà visibile per la durata di tutti e tre i corti Disney presenti nel nastro, per poi sparire curiosamente durante i cartoon successivi.
In altre videocassette della Walkman che presentano materiale Disney, il WK è una costante ed è utilizzato con ogni probabilità per coprire i loghi disneyani presenti sui master di provenienza, anche se nel caso di questo nastro il master dei tre corti a nostro avviso non dovrebbe derivare da cassette italiane, perciò il logo può essere visto solo come un tratto di riconoscimento dell’etichetta romana.

Nemmeno il tempo di vedere i cartelli finali del corto, che appare per una frazione di secondo il logo della Paramount Pictures (?), subito prima dei crediti originali di Susie, la piccola coupé blu, anche stavolta con il simpaticissimo (magari per i primi due minuti…) motivetto di Gabby come sottofondo per tutta la durata del cartoon, fatta eccezione per i “tempi morti” dove i personaggi non parlano e quindi poteva essere utilizzata la colonna originale. La qualità del master, nemmeno a dirlo, è di nuovo infima, e alle voci di Santi e Luzi si aggiunge quella femminile di Francesca Rossiello sulla protagonista e su altri characters minori. Sorprendentemente, il solo episodio di Susie sarà presente anche in un’altra vhs non disneyana uscita durante gli anni ’90, ma di questo parleremo in futuro.
L’orso pescatore è il terzo ed ultimo Disney Cartoon Classic, anch’esso con le medesime caratteristiche dei due precedenti (master abominevole, colonna modificata, doppiaggio non ufficiale, logo WK in basso a destra), ma stavolta il tema musicale è prelevato dal corto An Elephant Never Forgets dei Fleischer Studios. Anche qui Santi e Luzi si dividono le voci del Ranger, di Humphrey e degli altri personaggi. Troveremo anche l’episodio di Gelsomino / Onofrio e del Ranger Ocarina in altre compilation in cassetta uscite nel medesimo periodo. Non Disney, of course.

Passiamo ai cartoon di altre case di produzione. Il quarto corto dell’elenco è quello con il master migliore: Hatch up your troubles con tanto di logo “ruggente” della Metro-Goldwin-Mayer, divertentissimo episodio della serie di Tom & Jerry licenziato nel 1949, dove un picchio neonato caduto accidentalmente dal nido scambia il buon Jerry per la sua mamma. Questo cartoon (l’unico a non essere stato doppiato in italiano in questo nastro, in quanto quasi totalmente non dialogato) era già stato incluso nella videocassetta del 1989 Tom & Jerry Cartoon Classics vol. 1 marcata Stardust, dove erano presenti anche cortometraggi di altri studi di animazione, nonché in molte altre vhs editoriali.
Il quinto corto è un must per le vhs contenenti prodotti di animazione caduti nel pubblico dominio: stiamo parlando di Fresh Hare, Merrie Melodies targata Warner Bros. del 1942, dove un perfido Bugs Bunny – l’onnipresente Sergio Luzi – si prende gioco di un Taddeo in versione militare, doppiato da Sandro Pellegrini. Come nella maggior parte dei nastri dove è presente questo cartoon, il finale dove Bugs, Taddeo e il plotone di esecuzione cantano in coro il brano popolare americano Camptown Races in versione “blackface” è fortunatamente integro e non censurato.

Prima degli ultimi due Looney Tunes c’è spazio anche per un corto della Paramount, una Noveltoon prodotta dai Famous Studios (nati dalle ceneri dei Fleischer Studios) nel 1944, Yankee Doodle Donkey, dove un asinello tenta di entrare nel ramo dell’esercito americano composto da forze canine, facendosi passare – con scarsi risultati – per un loro simile. Questo cortometraggio non presenta i suoi crediti integrali: come vedete nell’immagine sottostante, i titoli iniziali sono parzialmente censurati da alcune bande nere che coprono il nome dei Famous Studios e della Paramount, opera della società che aveva acquistato ai tempi i diritti per la distribuzione televisiva (probabilmente la N.T.A. o la U.M. & M. TV Corporation) e che voleva eliminare i riferimenti precedenti. Precisiamo che questo cartoon non fa parte della serie dei personaggi dei Fleischer Hunky & Spunky, come riportato talvolta sul web o sulle copertine di alcune videocassette americane, anche se il ciuchino protagonista dell’episodio, doppiato dalla Rossiello, non è altro che una versione aggiornata e solitaria del piccolo Spunky, graficamente simile al design adottato per il personaggio nel corto Vitamin Hay del ’41.

Curiosamente l’episodio successivo Daffy the Commando, anche questo molto celebre, è il secondo corto della videocassetta a trattare direttamente il tema del nazismo, e addirittura il terzo di ambientazione militare! In questo short, anch’esso del ’43 come quello Disney, un patriottico e pazzoide Daffy Duck – la voce è di Francesca Rossiello – si fa beffe del comandante tedesco Von Vultur – simpaticissima l’interpretazione di Sandro Pellegrini – e del suo secondo Schultz (“Schultz!!!”, cit.), fino ad assestare nel finale una poderosa martellata in testa ad Adolf Hitler in persona, o perlomeno alla sua versione animata.
L’ultimo corto del nastro è un altro affezionato delle public domain compilation in vhs, l’ennesima Looney Tunes di Leon Schlesinger caduta nel pubblico dominio, con protagonista Porky Pig, perfetta per completare il trio dei celebri personaggi Warner. Per la verità in Porky’s Bear Facts del 1941 (o meglio in una sua versione malamente ricolorata) il porcellino non appare moltissimo e le poche battute sono pronunciate ancora dalla Rossiello; ci si concentra più su un pigro orso e sul suo cane da compagnia (doppiati dai soliti Pellegrini e Luzi), entrambi alle prese con l’inverno, la dispensa vuota e la fame che incombe. Questo cartoon è impostato come una parodia della celebre fiaba di Esopo La cicala e la formica, rappresentata anche da Walt Disney in una Silly Symphony del ’34 che potete trovare in questa videocassetta. Anche Porky’s Bear Facts, così come Yankee Doodle Donkey, non presenta i crediti integrali e conserva la sola title card, omettendo la classica intro della Warner Bros. e i cartelli finali originali.

Per concludere, parliamo della fascetta: l’illustrazione sul fronte ricalca le immagini del corto del ’43, con un accigliato Paperino in giornata di paga e lo spirito americano (che per molti rappresenterebbe una primissima versione di Paperon De Paperoni, ma il personaggio che fu del grande Carl Barks nascerà solo quattro anni dopo), oltre alla ciminiera antropomorfa da dove escono i segnali di fumo a forma di $. Notate come la scritta “di Walt Disney” sotto al titolo della videocassetta e del cartoon sia ridicolmente minuscola, mentre nella parte inferiore della fascetta figura un nastro rosso con tanto di fiocco. In effetti una testimonianza di alcuni anni fa di un utente dell’amato Disney Digital Forum ci riporta come la vhs fosse elargita negli anni ’90 da un’azienda di sviluppo fotografie ai suoi punti vendita in franchising come premio per il raggiungimento di alcuni obiettivi (perdonate il gioco di parole…) e successivamente donata dai negozi ai clienti finali. Non abbiamo comunque altre conferme in tal senso.
Sulla costa è presente una piccola illustrazione di Paperino (la ritroveremo in diverse altre videocassette edite dalla Walkman), il codice W 001 (in alcune vhs successive cambierà in WK) e il bollino SIAE con contorno fucsia, che potrebbe aiutarci a risalire all’anno di realizzazione del nastro, da noi stimato nel 1991-92. Inoltre la dicitura “EDIT” conferma la destinazione editoriale – almeno iniziale – del nastro.
Se pensate che l’illustrazione sul fronte sia di dubbio gusto, allora non avete visto quelle sul retro. Guardiamo comunque il lato positivo: si tratta di un’occasione più unica che rara di vedere insieme Susie, Bugs Bunny, Tom, Humphrey (stendiamo un velo pietoso…), il Ranger Ocarina e Daffy Duck tutti insieme…o almeno, i loro fratelli più brutti. In fondo, oltre all’elenco dei corti (in Daffy the Commando è stato dimenticato il “the”) troviamo la durata del nastro, la nota dei diritti SIAE e l’ubicazione della sede romana della Walkman S.r.l..

In chiusura un ringraziamento particolare all’amico Matteo per l’aiuto nelle identificazioni vocali dei doppiatori italiani sotto elencati.

Corti presenti e loro edizione italiana:

• Lo spirito del ’43 (The Spirit of ’43; 1943) – Paperino
Voce narrante: Giuliano Santi
Papero scozzese: Giuliano Santi
Paperino: Sergio Luzi
Papero nazista: Sergio Luzi

SUSIE, LA PICCOLA COUPÉ BLU (Susie the Little Blue Coupé; 1952) – Special Cartoon
Voce narrante: Sergio Luzi
Concessionario: Giuliano Santi
Compratore: Sergio Luzi
Susie: Francesca Rossiello
Tram: Giulianto Santi
Automobile: Francesca Rossiello
Meccanico: Giuliano Santi
Altoparlante: Francesca Rossiello
Nuovo compratore: Giuliano Santi
Auto-poliziotto: Francesca Rossiello
Giovanotto: Sergio Luzi
Ultimo rivenditore: Giuliano Santi

L’ORSO PESCATORE (Hooked Bear; 1956) – Special Cartoon
Ranger: Sergio Luzi
Pescatori: Sergio Luzi, Giuliano Santi
Humphrey l’orso: Giuliano Santi
Capo del Ranger: Giuliano Santi
VFC: Sergio Luzi

• HATCH UP YOU TROUBLES; 1949 – Tom & Jerry [corto Metro-Goldwin-Mayer]
Corto non doppiato poiché non dialogato neanche in origine

• FRESH HARE; 1942 – Merrie Melodies [corto Warner Bros.]
Taddeo: Sandro Pellegrini
Bugs Bunny: Sergio Luzi
[la canzone finale è rimasta in lingua originale]

• YANKEE DOODLE DONKEY; 1944 – Noveltoon [corto Paramount]
Spunky: Francesca Rossiello
Sergente: Sergio Luzi
Messaggero: Francesca Rossiello
Pulci: Francesca Rossiello, Sandro Pellegrini

• DAFFY THE COMMANDO; 1943 – Looney Tunes [corto Warner Bros.]
Von Vultur: Sandro Pellegrini
Daffy Duck: Francesca Rossiello

• PORKY’S BEAR FACTS; 1941 – Looney Tunes [corto Warner Bros.]
Orso fannullone: Sandro Pellegrini
Cane: Sergio Luzi
Porky Pig: Francesca Rossiello
[le canzoni sono rimaste in lingua originale]

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