Nanù, il figlio della giungla

Titolo italiano: Nanù, il figlio della giungla
Titolo originale: The World’s Greatest Athlete

Codice: Cod. 4003
Durata: 89 minuti
Edizione: Settembre 1982
Distribuzione: Walt Disney Home Video
Tipologia: Noleggio
Box: Bianco grande in plastica morbida
Messaggio antipirateria: Creazioni
Intro: Neon Mickey
Promo iniziali: Assenti.
Promo finali: Assenti.
Contenuto: La videocassetta contiene il film cinematografico del 1973 The World’s Greatest Athlete, uscito nei cinema italiani ad ottobre dello stesso anno con il titolo Nanù, il figlio della giungla.

Segni particolari: Partiamo subito col segnalare alcune bizzarrie per nulla irrilevanti che questa Neon Mickey contiene, laschiando alla scheda della riedizione alcuni riferimenti più dettagliati alla trama del film. Quest’ultimo è presentato sul nastrino della videocassetta con più formati. In che senso? Nel senso che, proprio durante lo scorrere del racconto sullo schermo, l’aspect ratio cambia più volte e in modo anomalo. Alle volte vediamo i mascherini panoramici sopra e sotto (anche se non distribuiti equamente: quello sotto è più alto), altre volte troviamo il mascherino solo sotto, altre volte ancora siamo davanti al quadrato del classico formato 4:3 (1,33:1) quasi interamente riempito dall’immagine. Non capiamo davvero quali siano i motivi dietro a questo continuo alternarsi del formato ma, conservandosi l’errore anche nella riedizione, possiamo affermare che non si tratta di un errore riferibile a una sola copia e che, quindi, il titolo è stato immesso sul mercato con questo particolarissimo (e alle volte parecchio disturbante) difetto.

Il film è godibile ma non è, a nostro avviso, uno dei capisaldi della filmografia disneyana, anzi… Intriso di atmosfera anni ’70 in alcuni momenti risulta un po’ lento e senza trovate particolarmente geniali.
Degno di nota è senza dubbio il momento in cui, per l’effetto di una stregoneria di Gazinga, il malcapitato Milo Jackson (Tim Conway, doppiato in italiano da Manlio De Angelis) si ritrova a essere rimpiccolito tra oggetti di uso quotidiano, dal telefono a un cocktail con tanto di ghiaccio e cannuccia! Una scena molto spassosa che, vista con gli occhi del 2020, fa sorridere e intenerire per la genuinità con cui si percepisce essere stata realizzata: niente effetti speciali o CGI, solo vecchi trucchi tecnici e giochi d’inquadrature. È o non è questa la magia del cinema?

Purtroppo niente cartelli italiani d’epoca (quelli nel nastro sono tutti in lingua originale), ma è invece ben curato il doppiaggio italiano cinematografico che, sotto la supervisione della ROYFILM s.r.l., usa le voci della C.D. per far parlare gli attori. Oltre al già citato De Angelis possiamo quindi sentire Roberto Chevalier sul giovane Nanù; Glauco Onorato sul Coach Sam Archer e il profondo Alessandro Sperlì su Gazinga lo stregone (in originale chiamato Gazenga).
Parlando invece della bianca fascetta in stile Neon Mickey, a nostro avviso il fotogramma scelto per abbellire il fronte è piuttosto anonimo e non aiuta lo spettatore a capire alcun dettaglio della trama; meglio quello scelto per il retro, dove troviamo all’interno della didascalia un bizzarro e inspiegabile virgolettato sul termine “divertire”.

Il film, che per noi risulta poco più che godibile ma che comunque assolve bene la sua funzione di “scacciapensieri”, gode di un discreto affetto presso il pubblico italiano. Nonostante ad oggi non sia mai uscito digitalmente in supporti home video superiori alla videocassetta, una distribuzione del titolo avvenne su 16mm e, probabilmente, parallelamente all’uscita in sala, tanto bastò per farlo conoscere e apprezzare da una nutrita fetta di pubblico. Nanù esce in Italia nel 1973, all’interno della stagione cinematografica che celebra i 50 anni della casa del Topo, includendo riedizioni di Fantasia, La spada nella roccia, Ventimila leghe sotto i mari, 4 bassotti per 1 danese più il film di montaggio Pippo, Pluto, Paperino Supershow. Il nuovo Classico Robin Hood uscirà invece in Italia alla fine del 1974. Concludiamo segnalando che, al momento della pubblicazione della presente scheda, in Italia il film non è ancora stato inserito sulla piattaforma digitale Disney+.

Edizione italiana:

4 Risposte a “Nanù, il figlio della giungla”

  1. Forse posso spiegarvi il motivo dell’aspect ratio “fluttuante”. Molto probabilmente hanno usato una copia 35mm senza il mascherino del panoramico, lasciandola in “open matte”, cioè a schermo pieno. Capitava, infatti, che alcune riprese fossero girate in 4:3, altre con il panoramico. Poi, in fase di stampa (o comunque di proiezione al cinema, grazie al mascherino del proiettore) il tutto venisse reso in panoramico. Probabilmente, per il passaggio su vhs e nell’idea che il film fosse visto su uno schermo televisivo, di è scelto di lasciare lo schermo pieno, con questi problemi. Capitava anche su stampe 16mm in open matte, soprattutto quelle degli ultimi anni. Infine, giusto per la cronaca, il super8 pirata di questo film aveva i titoli in italiano. Spero di essermi spiegato in maniera non troppa contorta. In tutti casi grazie per le vostre consuete, belle e approfondite schede!

    1. Grazie a te Federico, siamo onorati di avere finalmente un tuo commento sul sito! Noi sicuramente non siamo esperti di pellicole, ma la tua spiegazione è graditissima e a nostro avviso decisamente lineare.

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